Ue: Boldrini, rafforzare e non svuotare modello sociale europeo

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(askanews) – Firenze, 9 mag – ”Dobbiamo rafforzare, e nonsvuotare, il modello sociale europeo, che pone l’accentosulla protezione, e non l’abbandono, dei bisognosi e sullasalvaguardia dei diritti dei lavoratori”. Lo ha detto lapresidente della Camera Laura Boldrini, intervenendo alsummit ‘State of the Union’ a Firenze.

La Boldrini ha rilevato che ”in tutta Europa, e inparticolare nei paesi tradizionalmente e fermamentepro-europei, crescono i sentimenti antieuropei” e ”mentreil termine ‘Europa’ diviene sinonimo di ‘austerita”, mentrela recessione si aggrava in tutto il continente, ladisoccupazione cresce vertiginosamente e le famiglie nonriescono ad arrivare a fine mese, i sentimenti nazionalisti edi ripiegamento su se stessi prendono il posto degli idealiper cui si batterono i padri fondatori dell’Europa.

La solidarieta’, uno dei principi fondanti del progettoeuropeo, cede il passo a atteggiamenti meschini, vendicativiche dividono l’Europa invece di unirla, contrapponendo ipresunti scialacquatori ai contabili oculati. Forzeestremiste, i cui atti e le cui dichiarazioni assumono spessoespliciti accenti neonazisti, sono attualmente rappresentatein alcuni parlamenti nazionali. Bande razziste si aggiranoper le strade di alcuni paesi europei, molestando eaggredendo migranti e rifugiati. In altre parti d’Europa, laliberta’ d’espressione e la liberta’ dei media subisconorestrizioni”.

Dunque per riavvicinare l’Europa ai cittadini ”dobbiamorecuperare e propugnare quei valori e quei principi su cuil’Europa e’ stata fondata”. In particolare ”l’Europameridionale, il mio paese, l’Italia, come pure la Grecia, laSpagna e il Portogallo, hanno bisogno di piu’, non meno,protezione sociale per contrastare gli effetti della crisi epermettere alla gente di ripartire e di costruire un futuromigliore per se stessi, per i loro paesi e per l’Europa nelsuo complesso. Abbiamo bisogno di piu’, non meno,solidarieta’ tra gli Stati e al loro interno, e di piu’solidarieta’ fra le generazioni”. In definitiva, haconcluso, ”abbiamo bisogno di piu’, non meno, diritti.

Abbiamo bisogno di piu’, non meno, Europa”.

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