Governo: Veltroni, e’ un’eccezione non una formula politica

AGO 6, 1274 -

(askanews) – Roma, 4 mag – ”Bisogna mettere un po’ d’ordine.

Sento parlare di Moro e Berlinguer, di riconciliazionenazionale, governo di legislatura, fine di destra esinistra. E penso che sia esattamente il contrario dellarazionalizzazione che di questa fase deve essere fornita. Unafase di inedita emergenza, dovuta all’intreccio tra unadevastante crisi istituzionale e una devastante crisisociale. L’assenza di alternative ha generato il governo, alquale auguro successo; ma si tratta di una condizione dianomalia, non di una condizione virtuosa”. Questo uno deipassaggi principali dell’intervista concessa da WalterVeltroni al Corriere della Sera. Secondo l’ex segretarioDemocratico ”la cosa peggiore e’ trasformare questa alleanzadi emergenza in una formula politica. Il governo deve faredue cose: rimettere in moto l’economia e cambiare le regoledel sistema a partire dalla legge elettorale. Non e’ unaformula politica”. Sulla Convenzione, invece, ”se propriosi vuole fare deve essere guidata da un uomo che abbiaequilibrio e terzieta’. Non mi pare il profilo diBerlusconi”. Infine un’ultima parola sul premier Letta: ”Misarebbe piaciuto sentirgli dire che la guerra senza quartierealle mafie e’ la priorita”’.

Dalle pagine del quotidiano Veltroni e’ tornato ha parlaredel Pd che, in futuro, dovra’ avere ”un segretario cherappresenti tutti il partito. Sento dire che, siccome c’e’Letta presidente del Consiglio, bisogna che il nuovosegretario sia espressione della sinistra sociale. Ma inquesta argomentazione c’e’ l’annientamento del Pd. Questastoria degli ex Dc e degli ex Pci deve finire”. Quanto aRenzi, ”il talento piu’ evidente sulla scena”, l’exsegretario gli consiglia ”di coltivare la profondita’, diapparire non una figura di questo veloce dibattito politicoma come una risposta solida e profonda allo smarrimento chenella societa’ italiana ha dimensioni eccezionali”.

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