Pd: Pittella: serve un partito radicato nei territori. Congresso aperto

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(askanews) – Roma, 3 mag – ”Il Pd deve smettere di guardare soloal proprio ombelico e iniziare a guardare all’Europa e almondo”. Lo afferma il vicepresidente del Parlamentoeuropeo, Gianni Pittella, in un’intervista a ”Italia Oggi”nella quale, da Washington dove si trova in missioneufficiale, parla della sua candidatura alla segreteria delPd. ”Per tenere unito il Pd – aggiunge – e’ necessaria unasintesi delle culture riformista, laica, cattolica esocialista. Possiamo calamitare consensi solo se abbiamoposizioni chiare, perche’ la cosa che piu’ non ha pagato e’stata l’incertezza. Siamo stati considerati gialli e verdi,rossi e turchini. Il partito del ”ma anche’ non piace aicittadini, molto meglio un punto di vista chiaro”. Per ilvicepresidente dell’Europarlamento ”l’errore che il Pd nondeve fare e’ chiudersi in una fortezza assediata con uncongresso blindato, riservato ai soli iscritti e destinatoalla sopravvivenza dell’attuale gruppo dirigente. Dobbiamofare un congresso aperto a tutti i cittadini, non possiamoproporre un modello antiquato e verticistico”. Conclude ilcandidato alla segreteria del Pd: ”Sono per un Pd pienamentecollocato nella famiglia dei socialisti europei con la suaspecificita’. Non un partito liquido, ma fortemente radicatonei territori, dove possono tornare a farsi valere icittadini in carne e ossa, sia in un rapporto fisico direttoche amplificato attraverso i media e i social network. Sefacciamo questo, molti elettori che hanno consegnato la loroinsoddisfazione al M5S potrebbero ritrovare la loro casa inun partito che accoglie e include”.

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