Quirinale: si vota per la quarta volta, da ora serve maggioranza di 504

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(askanews) – Roma, 19 apr – E’ in corso in aula alla Camera la quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Da questo scrutinio in poi per essere eletti e’ necessaria la maggioranza assoluta degli eventi diritto, pari a 504 voti. Nella terza votazione i piu’ votati sono stati Stefano Rodota’, con 250 preferenze, Massimo D’Alema, con 34, e Romano Prodi con 22. Le schede bianche sono state 465. Il centrosinistra ora assicura compattezza sul nome di Romano Prodi candidato presidente della Repubblica. Ma da solo – conti alla mano – e’ impossibile che riesca ad eleggerlo. Nel Transatlantico di Montecitorio, tra i ‘grandi elettori’ di Pd e Sel, si respira agitazione e si rincorrono calcoli mentre sono in atto trattative per recuperare quella manciata di voti, almeno sei, che mancherebbero per raggiungere il ‘numero magico’ di 504 voti necessari per il quarto scrutinio. Il centrosinistra, almeno sulla carta, senza considerare franchi tiratori, puo’ contare in partenza su 496 voti che andrebbero a Romano Prodi. Nel dettaglio: 345 sono i deputati (293 del Partito democratico, 37 di Sinistra ecologia e liberta’, 15 del Gruppo Misto: 5 dell’Svp-Patt, 4 del Partito socialista italiano, 5 del Centro democratico e uno ex Cd-Misto) e 123 i senatori (109 del Pd, 7 di Sel, 1 della Lista Crocetta e 6 di Svp in Trentino Alto Adige). Inoltre 28 delegati regionali su 58 sono di area centrosinistra. In piu’ si potrebbero considerare i voti del senatore a vita, Emilio Colombo, e il senatore eletto in Valle d’Aosta. Il centrosinistra arriverebbe cosi’ a 498. In piu’, in ambienti del Pd si dice che i tre deputati del Movimento associativo italiani, che ieri hanno votato per Ricardo Merlo (Maie), potrebbero votare Romano Prodi. Questa mattina lo stesso Merlo aveva fatto sapere che alla terza votazione avrebbero votato un candidato del Maie ma ”per la quarta votazione ancora non abbiamo deciso”. In ogni caso, servirebbe un accordo con Scelta Civica o con il Movimento 5 Stelle. Finora, nulla di buono dalle due trattative avviate. Il centrodestra puo’ contare su 270 ‘grandi elettori’. Nel dettaglio 126 sono i deputati (97 del Pdl, 19 della Lega Nord e 9 di Fratelli d’Italia) e 117 i senatori (91 del Pdl, 16 della Lega Nord e 10 di Gal-Grandi autonomie e liberta’). Anche il centrodestra puo’ contare su 28 delegati regionali. Scelta civica ha 70 ‘grandi elettori’: 47 deputati e 21 senatori (compreso Mario Monti), piu’ due delegati regionali dell’Udc. Se il centrodestra convergesse sulla proposta dei ‘montiani’ di votare Anna Maria Cancellieri, il ministro dell’Interno otterrebbe 340 voti anche se non e’ ancora detto che la Lega Nord la voti. Il Movimento 5 Stelle conta su 162 voti: 109 deputati e 53 senatori, che andrebbero a Stefano Rodota’. Resterebbero fuori dal conto 3 ‘grandi elettori’, di cui due senatori a vita (Giulio Andreotti e Carlo Azeglio Ciampi, assenti perche’ ”in congedo”, come spiegato dal presidente della Camera, Laura Boldrini), il senatore dimissionario M5S, Giovanna Mangili, iscritto automaticamente nel Gruppo. int