Terremoto: Guzzetti, apprezziamo che fondi siano utilizzati… (1Upd)

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(askanews) – Bologna, 18 apr – ”L’Acri ha molto apprezzato che ifondi raccolti siano stati utilizzati nella scuola per ilrecupero delgi edifici. Io credo che questo e’ statolungimirante. Nei prossimi mesi le nostre fondazioni dovrannoanche un po’ cimentarsi con il problema della disoccupazione:dobbiamo fare un pensierino su dove siano finiti gli istitutiprofessionali”. Cosi’ il presidente dell’Acri GiuseppeGuzzetti nel corso dell’incontro organizzato presso la sededell’associazione Fondazioni Casse e Monti dell’EmiliaRomagna, in occasione della presentazione della ripartizionedei fondi raccolti pari a oltre 24 milioni di euro. Presentianche Calo Gabbi, presidente dell’associazione fondazioniCasse e Monti Emilia Romagna e Fondazione Cariparma, FabioRoversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo, AndreaLandi presidente della Fondazione Cr Modena e FabrizioBianchi assessore alla Regione Emilia Romagna per la scuola ela formazione professionale.

Guzzetti ha sottolineato la solidarieta’ che il sistemadelle Fondazioni esprime in generale: ”Si e’ mosso inoccasione dello tsunami – ha detto – per Haiti, per l’Aquila,questa solidarieta’ e’ ancora piu’ importante per lepopolazioni dei territori di queste 4 province coinvolte,dove c’era un grande patrimonio artistico. Queste popolazioni- ha sottolineato ancora Guzzetti – testimonia un grandesentimento di comunita”’. Il presidente della Fondazione Cr Modena, Andrea Landi, hasottolineato che per molte fondazioni intervenire neiterritori terremotati ha significato rinunciare ad altriprogetti. ”C’e’ stata la necessita’ – ha detto – di nondisperdere gli interventi”. Quanto all’impegno soprattuttonella scuola, questa – ha osservato – e’ stata una priorita’condivisa con la regione e con i sindaci: a Mirandola,Rovereto, si e’ pensato di procedere con una ricostruzione distrutture scolastiche”.

Patrizio Bianchi, assessore alla Regione Emilia Romagnaper la scuola ha spiegato che ”stiamo parlando di un’areache rappresenta piu’ del 2,5% della produzione nazionale epiu’ del 10% della produzione regionale”. Bianchi poi haspiegato che si tratta di una ”ripartenza molto difficile”ma per questa terra che ha dimostrato una capacita’ reattivamolto importante tutto questo ci permettera’ – ha detto – diguardare in avanti con certo ottimismo”.

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