Pd: alta tensione sui nomi per il Quirinale

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(askanews) – Firenze, 15 apr – Matteo Renzi ritiene ”ingiusto” l’essere attaccato con ”insulti” che appaiono ”incomprensibili”. Lo scrive lo stesso sindaco di Firenze nella sua newsletter, dicendo di avvertire ”molta amarezza”. ”Sono ore convulse – afferma il sindaco -. Mentre il Paese vive una difficolta’ economica evidente, aggravata dalla mancanza di speranza e di fiducia che lo stallo politico produce, il clima istituzionale appare teso. Mi spiace che in questi giorni molti usino insulti che mi suonano incomprensibili. Al repertorio di ieri (‘arrogante, qualunquista, indecente’) devo sommare oggi la sobria espressione ‘miserabile’ che mi ha rivolto la senatrice Anna Finocchiaro. Sono miserabile perche’ ho detto che a mio giudizio la Finocchiaro non e’ un candidato all’altezza del Quirinale. Cosi’ come ero indecente agli occhi di Pierluigi Bersani per aver invitato la politica e i politici a fare presto. A non perdere piu’ tempo. Avverto molta amarezza – scrive Renzi -. E personalmente mi sembra ingiusto essere attaccato cosi’ solo per aver detto quello che penso io e che pensano milioni di italiani. Ma nella liberta’ e nel rispetto continuo a dire a viso aperto le mie idee e le mie proposte. Se qualcuno vuole parlare la lingua dell’insulto, si accomodi. Io non raccolgo”. Gli ”insulti” a cui si riferisce Renzi sono quelli seguiti alle stoccate polemiche lanciate dallo stesso Renzi su alcuni possibili candidati del Pd al Quirinale: ”Il profilo che va bene – aveva detto Renzi al Tg5 e in una lettera a Repubblica – e’ quello di nome che coinvolga la maggioranza piu’ alta possibile. Quello di Franco Marini non va bene: e’ stato bocciato dagli elettori in Abruzzo, non e’ stato nemmeno votato. Questi giochini non vanno. Sarebbe bello un presidente donna, ma leggo nomi sui giornali che sono improbabili. Finocchiaro la ricordiamo per la splendida spesa all’Ikea con il carrello umano. Servono personaggi anti-casta”. Immediata la replica degli interessati: ”Non mi sono mai candidata a nulla – ha affermato la Finocchiaro – Conosco bene i miei limiti e non ho mai avuto difficolta’ ad ammetterli. Ho sempre servito le istituzioni in cui ho lavorato con dignita’ e onore, e con tutto l’impegno di cui ero capace, e non metterei mai in difficolta’ ne’ il mio Paese, ne’ il mio partito. Trovo che l’attacco di cui mi ha gratificato Matteo Renzi sia davvero miserabile, per i toni e per i contenuti. E trovo inaccettabile e ignobile che venga da un esponente del mio stesso partito. Sono dell’opinione che chi si comporta in questo modo potra’ anche vincere le elezioni, ma non ha le qualita’ umane indispensabili per essere un vero dirigente politico e un uomo di Stato”, conclude Finocchiaro. ”Nella mia vita pubblica ho ricevuto critiche e contestazioni. Come tutti. E’ normale e logico che sia cosi’. Sono le regole del gioco democratico. Matteo Renzi pero’ usa un altro registro – ha contrattaccato Marini -. Insinua che io starei strumentalizzando e consentendo che venga strumentalizzato il mio essere cattolico a fini politici. Non posso lasciar passare in silenzio parole tanto gravi e offensive. Premetto che io non mi sono candidato a nulla – ha aggiunto n una nota -. Nella mia lunga vita sindacale e politica non ho mai utilizzato l’appartenenza religiosa per chiedere o ottenere incarichi di qualunque natura. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Non l’ho fatto mai e mai lo farei. Con la sua lettera invece e’ proprio Renzi che ha commesso il grave errore che mi addebita: usare la religione a fini politici – rimarca -. Cosa assolutamente inaccettabile. Una deriva nella discussione pubblica di cui davvero non si sentiva la necessita’ e di cui Renzi porta tutta la responsabilita”’. int/