Governo: Brunetta, da saggi nulla di nuovo su materie economiche

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(askanews) – Roma, 12 apr – ”Da una prima lettura dellaRelazione del Gruppo di lavoro in materia economico-socialeed europea e’ possibile trovare del nuovo e del buono.

Peccato che il nuovo non sia buono e che il buono non sianuovo. Insomma, un documento ben confezionato, ma che habisogno della politica per essere utile al paese”. Cosi’ ilcapogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Secondo l’ex ministro ”la riduzione della spesa pubblicae’ senz’altro un ottimo proposito, ma non e’ una novita’. Ilprogramma elettorale del PdL era addirittura piu’ preciso,dato che quantificava in maniera puntuale il risparmioprogrammatico di spesa e ne definiva, in maniera altrettantopuntuale, la destinazione. Allo stesso modo – ha aggiunto -la proposta di riprendere i negoziati bilaterali con laSvizzera ai fini della tassazione dei reddititransfrontalieri di natura finanziaria, cosi’ come l’attaccoallo stock del debito pubblico ha rappresentato un pilastroportante della campagna elettorale del Popolo dellaLiberta’.

Non solo: il riconoscimento di un credito di imposta alleimprese che investono in ricerca e sviluppo, nonche’l’utilizzo delle somme derivanti dalla lotta all’evasionefiscale per la riduzione della pressione fiscale sono gia’Legge, in quanto previsti dalla Legge di Stabilita’ per il2013, come riscritta, nella massima condivisione, dairelatori del Pd e del PdL a novembre 2012”. Brunetta ha poi spiegato che ”e’ senz’altro buona, macertamente non nuova, la tematica dei pagamenti dei debitidelle PA, cosi’ come l’asserita necessita’ di alleggerirel’apparato burocratico del nostro paese e di renderne piu’efficiente il funzionamento. In questa direzione si e’ gia’mosso, e ha segnato con fermezza la strada, l’ultimo governoBerlusconi tra il 2008 e il 2011. In questa direzione si poneuno degli 8 disegni di legge che il PdL presentera’ inParlamento la prossima settimana, che prevede il passaggiodalle autorizzazioni ex ante ai controlli ex post. Lo stessodicasi per la revisione dei livelli retributivi delle figureapicali e dirigenziali delle PA: gia’ fatto. E per laproposta di un disegno di Legge di delega fiscale: gia’pronto per essere presentato in Parlamento la prossimasettimana dal PdL”. Secondo l’ex ministro ”appare quanto meno scontata lapresa d’atto del ruolo fondamentale del turismo in Italia, senon meno di 5 anni fa un governo, quello presieduto daBerlusconi, proprio per l’importanza riconosciuta al settoreaveva istituito un apposito Ministero, proprio per ilturismo. Di nuovo, ma non buono, c’e’ il riconoscimento di uncredito di imposta ai lavoratori a bassa retribuzione (che sitrasforma in sussidio monetario se eccede l’imposta dovuta) el’introduzione del reddito minimo di inserimento. Entrambiprovvedimenti di cui sono universalmente riconosciuti la nonefficacia e gli effetti spiazzanti sulla partecipazione allavoro. Infine – ha concluso Brunetta -le tematiche trattatenella sezione ‘Agire sui presupposti di uno sviluppo equo esostenibile’, pur essendo di grande rilievo, soprattuttosociale, non sembrano prioritarie nel quadro di rilevanza eurgenza delineato dai ”saggi” nell’introduzione aldocumento finale da essi predisposto”.

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