P.A: Regioni, da decreto prime risposte ma va migliorato

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(askanews)- Roma, 11 apr – Il decreto fornisce ”alcune rispostealle necessita’ di pagamento dei crediti vantati dal settoreproduttivo e tale contributo potra’ essere miglioratoutilizzando anche gli spunti che le Regioni ritengono dimettere a disposizione del Parlamento e del Governo”. E’questa la posizione che la Conferenza delle Regioni haespresso in un’audizione alla camera alla Commissionespeciale che sta esaminando il decreto sui debiti della P.A.

A rappresentare le Regioni, sono intervenuti i presidentiStefano Caldoro (Campania) e Vito De Filippo (Basilicata),sottolineando che occorre considerare ”la necessita’ direndere compatibili i sistemi e le procedure previsti dallalegislazione vigente con quelli introdotti dal decreto leggecon particolare riferimento alle esigenze di interrelazionefra i piani di rientro delle Regioni in disavanzo per laspesa sanitaria ovvero dai programmi di stabilizzazionefinanziaria intrapresi da talune Regioni con riferimento allealtre spese e la gestione della liquidita’ derivantedall’utilizzo degli strumenti stabiliti nello stesso decretocosi’ da non allentare l’efficacia prodotta dai predettiprogrammi di razionalizzazione della spesa”.

In questa chiave si tratta peraltro, ”di rendere virtuoso, alivello nazionale l’utilizzo della liquidita’ del sistema inmaniera da non discriminare in ordine a livello istituzionaledebitore e alla collocazione territoriale del debito”.

Si impone, pertanto, hanno sostenuto i rappresentanti leRegioni, ”la necessita’ di reingegnerizzare i processi diregolazione dei flussi finanziari di cassa dal Governocentrale agli enti territoriali dalla delicata dimensionecostituita dalla spesa sanitaria fino alla attenzione dadedicare alle risorse assegnate ai Comuni delle Regioni aStatuto ordinario confinanti con quelle a Statuto specialeaffinche’ lo sforzo di sistematizzazione dei debiti dellaPubblica amministrazione avviato con questo decreto non vengavanificato dall’attuale quadro procedurale e normativo che haprodotto le criticita”’.

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