Governo: Bonanni, sindacati e imprese uniti contro situazione di stallo

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(askanews) – Roma, 9 apr – ”Se non si dovesse sostenere erisolvere questa situazione, gli argini della coesionesociale saranno rotti da un fiume di grande disagio perche’e’ chiaro che le persone che non lavorano e che sono senzareddito arriveranno alla disperazione”. Ad affermarlo e’ ilSegretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ieri e’tornato a sollecitare i partiti a dare un ”segnale forte perdire agli italiani che non si sta scherzando”, annunciandoanche di voler chiedere a sindacati e imprenditori, inoccasione del prossimo appuntamento di sabato a Torinoorganizzato da Confindustria, un lavoro comune perfronteggiare questa situazione di stallo. Secondo il Segretario generale della Cisl la possibilederiva sociale ”e” un pronostico facile – ha detto aimicrofoni de ‘L’Economia prima di tutto’ GR Rai – ed e’ perquesto che bisogna darsi da fare, essere concreti e trovaretantissime soluzioni per bloccare questa emorragia e crearenuove sorgenti di lavoro. Per farlo bisogna occuparsidell’economia . Una situazione cosi’ disastrosa assieme ad un’non governo’ del paese non giova ai mercati, anzi, e’ unveleno”.

”Bisogna trovare una soluzione – dice Bonanni – perrassicurare i mercati altrimenti le cose peggioreranno.

Bisogna dare un segnale di attenzione nei confronti delletante persone che rischiano di perdere il lavoro, ilavoratori atipici ed i non-standard che le aziende ‘mollano’prima degli altri. Bisogna usare la leva fiscale pergarantire quelle aziende che vogliono trasformare questirapporti precari in rapporti stabili. Di contro bisognarecuperare denaro per sostenere la cassa integrazione inderoga e per questo manifesteremo il 16 sotto il Parlamento,altrimenti avremo altri disoccupati”.

”Ci sono troppi imbonitori, troppi populisti. E’ ora dismetterla per un Paese che sta morendo di tante chiacchiere edi nessuna azione. Serve un governo presto, la mancanza di ungoverno ha un costo per il Paese”, afferma Bonanni erivolgendosi ai parlamentari: ”Sono stati eletti, in unacondizione drammatica, per governare il Paese e non perricominciare i riti della Prima o, ancora peggio dellaSeconda repubblica”, conclude. red/mar