Cattolici: mons. Crociata, deficit incidenza sociale e politica

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 6 apr – ”Dobbiamo riflettereattentamente sui limiti di una presenza sociale e politicadei cattolici oggi da piu’ parti stigmatizzata. Non puo’essere il vortice disordinato delle opinioni, piu’ o menointeressate e indirizzate a bella posta, a dettare l’agenda ei criteri dei nostri giudizi sulla rilevanza sociale epolitica del cattolicesimo nel momento attuale; ma e’ certoche il deficit di incidenza diventa un indice anch’essosignificativo quando e’ carente la capacita’ dimobilitazione, l’elaborazione di un progetto ispirato,l’assenza di strumenti socialmente e politicamentesignificativi per testimoniare e trasmettere il sensocristiano della vita sociale nelle sue variearticolazioni”.

A lanciare l’allarme, riferisce il Sir, e’ stato monsignorMariano Crociata, segretario generale della Cei, durantel’omelia per la celebrazione eucaristica, che ha apertoquesta mattina a Roma il secondo giorno del convegnonazionale sulla formazione sociopolitica ”Educare allacittadinanza responsabile 2”. Per il vescovo, ”non bisogna lasciarsi intimorire damomenti di appannamento; ci sono fasi oscure da attraversare;ma non dobbiamo lasciarci sopraffare dalle difficolta’momentanee”. Questo, ha osservato il segretario generale della Cei, e”’il tempo opportuno del lavorio nascosto ma fecondo dellaformazione e della maturazione di persone e di comunita’dotate di franchezza e della capacita’ di portare una fedemotivata e solida dentro l’intreccio, talora perfino caotico,dell’intera comunita’ civile”.

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