Governo: Fioroni, quella di Renzi un’intervista sconsiderata

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(askanews) – Roma, 4 apr – ”Un vecchio detto popolare dice ”chipuo’ fa, chi non puo’ critica’ e mi sembra che Matteo simetta su questa linea, in un momento delicato per la vita ditutti noi, come diceva De Andre’ ”danno buoni consigliquelli che hanno smesso da poco di dare cattivi esempi’. Aldi la’ delle battute credo che oggi la coalizione dicentrosinistra e soprattutto il Pd avvertano il peso di unascelta che nessuno puo’ far saltare neanche con intervistesconsiderate”. Lo afferma a Radio Radicale l’esponente delPd Beppe Fioroni, commentando l’intervista rilasciata alCorriere della Sera da Matteo Renzi. ”Oggi – continua-nessuno puo’ far saltare, paventando inciuci o dando falseletture, l’idea che serva un Presidente della Repubblicacondiviso. Renzi sa che la vera innovazione e il verocambiamento della politica che gli italiani si aspettano e’quello di un momento nel quale si sceglie un Capo dello Statoche rappresenti l’unita’ del Paese, che riconduca i conflittipolitici in un confronto pure aspro ma all’interno di unalogica di reciproca legittimazione. Cercare di far saltare lascelta di un Presidente condiviso con diktat come ”ogovernassimo o voto”, tirare sempre l’idea dell’inciucio e’un atteggiamento irresponsabile, se questa fosse latentazione”.

”Oggi il Pd vuole offrire all’intero Parlamento -prosegue Fioroni – la possibilita’ di eleggere un presidentecondiviso da tutte le forze politiche, compreso il Pdl” e”nessuno puo’ far saltare questo. Matteo e’ stato l’alfieredel rinnovamento, deve capire che il primo rinnovamento e’eleggere il Capo dello Stato con un metodo di unita’ econdivisione e che non si puo’ far saltare per nessun secondofine, tantomeno si puo’ far saltare per interessi di parte edicendo o si fa l’inciucio o non si fa, lanciando un aloneche ha come obbiettivo far saltare il Presidente dellaRepubblica condiviso. Un Presidente della Repubblica didivisione e di scontro sarebbe il principio del big bang peril Paese, per le forze e per le coalizioni politiche al lorointerno”.

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