Camera: personale dei gruppi, regole nuove decise da Ufficio…(Rpt)

32 5, 1264 -

(RIPETIZIONE CORRETTA).

(askanews) – Roma, 4 apr – Riunione questa mattina dell’Ufficiodi presidenza della Camera con al centro il promemoriapreparato dal questore Stefano Dambruoso (Scelta Civica) sultema del personale da far assumere ai gruppi parlamentari.

Nella precedente riunione si era decisa la riduzione delcontributo generale di Montecitorio ai gruppi da 35 a 32milioni, mentre oggi la discussione ha riguardato lametodologia di selezione del personale che coaudiuva da tempol’attivita’ dei gruppi stessi. I nomi dei collaboratori sonostati inseriti per comodita’ in due allegati: quello A (uncentinaio) e quello B (quasi 500). In particolare nel primo ci sono i nomi dei collaboratoria disposizione che hanno svolto da piu’ tempo questaattivita’ all’interno di un gruppo parlamentare e hannomaturato diritti acquisiti. Nel 1992, in piena Tangentopoli -che faceva scomparire partiti storici e metteva a repentaglioi loro dipendenti – ci furono delibere dell’Ufficio dipresidenza che fissavano il contributo della Camera per icollaboratori in proporzione al personale che veniva assuntodai gruppi. Gran parte dei nomi che compongono l’allegato Arisale ad allora.

Nella relazione fatta oggi da Dambruoso, apprezzata datutti i componenti dell’Ufficio di presidenza, si e’segnalato che la normativa vigente obbliga ad attingere ilpersonale dagli elenchi esistenti, indipendentemente dallacollocazione politica del gruppo. Su questo punto c’e’ statal’obiezione del M5S, gruppo di nuova formazione che si vedequindi costretto a non potersi dotare di personale affinepoliticamente pena una sanzione del contributo che la Cameramette a dispozione per questo personale. I tempi della riforma di questa situazione, il probabileritorno al criterio secondo cui ogni gruppo potra’ scegliersiautonomamente il proprio personale, si scontra con l’esigenzadi dare immediata operativita’ ai gruppi. Le proposteapprovate sono le seguenti: introduzione dell’obbligo che ipresenti sia nell’elenco A sia nell’elenco B inviino ilpropio curriculum ai gruppi in modo che questi ultimi possanooperare una selezione trasparente; soppressione della normache obbligava di destinare una quota minima del contributodella Camera alla retribuzione del personale dei gruppipresenti negli elenchi A e B in modo da rendere piu’flessibile l’uso delle risorse erogate. L’unico punto di dissenso della riunione ha riguardato -da qui quattro astensioni (i rappresentanti del M5S piu’ ilvicepresidente Roberto Giachetti) – la revisione del rapportotra numero di dipendenti dei gruppi e deputati: era in vigorenell’attuale allegato B la norma per cui per ogni cinquedeputati si doveva assumere un dipendente dei gruppi. Si e’discusso a lungo su come riformare questa clausola. Alla finesi e’ deciso che d’ora in poi il rapporto passa a undipendente ogni sei deputati (il totale dei dipendenti daassumere dall’elenco esistente diventa cosi’ di 109 unita’).

All’inizio la proposta, poi riformulata dal questoreDambruoso, era di fissare questo rapporto uno a sette.

La riunione dell’Ufficio di presidenza ha deciso inoltredi modificare la sanzione prevista per i gruppi che nonassumono dagli allegati A e B: ora sara’ di 30 mila euro perogni unita’ di personale non assunta in rispetto alla propriacomposizione numerica del gruppo. Si e’ deciso anche diavviare una riflessione piu’ complessiva per superare questocomplicato meccanismo che regola l’assunzione del personaledei gruppi.

gar/fdv