Governo: Di Pietro, rispettare Costituzione su fiducia Camere

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(askanews) – Roma, 2 apr – ”Mi dispiace dirlo, ma l’idea ditenere in piedi, come se nulla fosse, un governo senza farglichiedere la fiducia alle Camere non sta ne’ in cielo ne’ interra. Sicuramente non sta nella Costituzione, che all’art.

94 non lascia nessun dubbio sul fatto che un governo debbaottenere la fiducia da parte delle Camere. Cioe’ delParlamento di questa legislatura, non di quella precedente”Lo scrive sul suo blog Antonio Di Pietro. ”Mai come in questo caso bisogna dire che ‘Carta canta’.

Tra l’altro, il governo Monti non aveva piu’ la fiducianemmeno del Parlamento precedente. Altrimenti perche’ mai sisarebbe dimesso e perche’ avremmo votato con due mesi dianticipo? E’ vero, la fiducia gli era stata tolta non con ilvoto parlamentare, ma con un discorso in Parlamento,trasmesso in diretta tv, del segretario del Pdl Alfano -prosegue Di Pietro -. Non ci fu nessun voto di fiducia osfiducia perche’, dopo quel discorso di Alfano, il governo sidimise. Come si fa, quindi, a votare la sfiducia a un governoche se n’e’ gia’ andato da solo? Anche la convocazione deicomitati di saggi c’azzecca pochissimo con la Costituzione eanche con le regole della democrazia. I verticiistituzionali, naturalmente, hanno tutto il diritto dichiedere un consiglio a chi vogliono, anche riunendo unadecina di persone di cui si fidano. Ma non si capisce comequesti comitati consultivi possano avere, di nome o di fatto,un ruolo ufficiale. Ancora meno si capisce, non essendo ne’carne ne’ pesce, ed essendo composti dalle stesse persone chefino a ieri hanno creato il problema che oggi dovrebberorisolvere, cosa possano fare per chi ha bisogno diconcretezza e rapidita’. Come i giovani disoccupati, il cuinumero e’ ormai stratosferico: il 37,8%. Conseguenza, questa,della disastrosa situazione in cui versa il nostro Paese edella mancata attuazione di qualsiasi misura per lo sviluppoe la ripresa economica”.

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