Mazzini: Peluffo rende omaggio, dubito che gli piacerebbe questa Europa

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(askanews) – Roma, 11 mar – ”A Mazzini piacerebbe questa Europa?Ho i miei dubbi. Per costruire le democrazie serviva, aparere di Mazzini, uno sviluppo comune e concorde di nazioniche rappresentavano lo spazio ottimale di esercizio deidiritti e dei doveri di cittadinanza, con la possibilita’ dicontrollare e partecipare ai processi decisionali”. Lo haaffermato il sottosegretario alla presidenza del Consigliodei ministri, Paolo Peluffo, intervenendo a Genova allagiornata commemorativa della morte di Giuseppe Mazziniorganizzata, come ogni anno, nell’ambito delle Giornatemazziniane: incontri presso l’Istituto mazziniano – Museo delRisorgimento – e visita il cimitero di Staglieno, dove sitrova la sua tomba e quella di altri patrioti come NinoBixio, Antonio Burlando, Michele Novaro. Stamattina alle ore 10, alla presenza del Sindaco MarcoDoria, e’ stata deposta una corona in memoria del 141*anniversario dalla morte del grande repubblicano, padredell’Italia unita. Peluffo ha reso omaggio al patriota ericordato la grande attualita’ del pensiero mazziniano: ”Lasua Europa era il luogo dove far crescere diritto al lavoro eall’educazione, il miglioramento delle qualita’ umane, e noncerto solo uno spazio economico e mercantile. Nazioni dovegli uomini sono produttori, e con il lavoro esprimono lapropria personalita’ e non vengono appiattiti alla funzionedi meri consumatori”.

”Mazzini – ha continuato Peluffo – criticava aspramentegli eccessi del liberismo illimitato (”in questa guerracontinua gli uomini s’educarono all’egoismo, all’avidita deibeni materiali esclusivamente”) ma ha capito fin dall’inizioi gravi pericoli del comunismo che con la scusa dell’utilita’ sociale metteva in mano al governo il monopoliodelle scelte economiche, producendo immobilita’ e tirannide.

E’ un pensatore che ci e’ per troppo tempo apparso vecchiomentre era il piu’ moderno di tutti. Mazzini serve aglieuropei di oggi per uscire da questa crisi profonda deipopoli e delle coscienze”.

Dopo la cerimonia il sottosegretario ha reso omaggio allatomba di Ferruccio Parri, il comandante Maurizio, primopresidente del Consiglio dopo la Liberazione.

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