Ue: Parlamento lancia prima Giornata europea dei Giusti

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(askanews) – Roma, 4 mar – Dimitar Peshev nel 1943 era ilvicepresidente del parlamento bulgaro: voleva solo salvare isuoi amici ebrei di Kustendil e non immaginava che sarebbedivenuto ‘l’uomo che fermo’ Hitler’, impedendo ladeportazione di 58.000 ebrei dalla Bulgaria filonazista.

Vaclav Havel era un giovane innamorato del teatro e non losfiorava l’idea di trainare, in veste di capo di Stato, lasua Cecoslovacchia fuori dall’incubo del regime comunista.

Samir Kassir era un giornalista libanese laureato a Parigi:editoriale dopo editoriale difese l’indipendenza del Libanofino a che un’autobomba nel 2005 gli stronco’ la vita aBeirut, senza che si sappia ancora chi la piazzo’. FridtjovNansen era un esploratore norvegese e nel 1920 fu restio adabbandonare i suoi interessi scientifici per accettarel’incarico della Croce Rossa: inventando il ‘passaporto pergli apolidi’ restitui’ la dignita’ a milioni di profughirussi e armeni della Prima guerra mondiale e gli valse, dueanni dopo, il Nobel per la Pace. Nei tempi piu’ fecondi dell’euroscettismo l’Unione europeasi ricompatta nel ricordo di quattro ‘semplici’ cittadini percelebrare, il 6 marzo, la prima Giornata europea in memoriadei Giusti, istituita dall’europarlamento lo scorso maggio.

Ispirandosi al concetto di ‘Giusto’ nel quale Israeleidentifica i non ebrei che salvarono gli ebrei, l’Europarielabora ed eleva la memoria della Shoah estendendola atutti i genocidi, tutti i totalitarismi e tutti quegli eroiper caso che si spesero per contrastarli. Non e’ un caso cheoltre Bruxelles e Milano – ma anche Praga e San Pietroburgo -l’altra citta’ fulcro delle celebrazioni del 6 marzo sara’Sarajevo, capitale della Bosnia teatro del piu’ efferatocrimine di guerra commesso in territorio europeo dopol’Olocausto: il genocidio di 8000 civili musulmani aSrebrenica, nel luglio del 1995. Svetlana Broz – nipote del maresciallo Tito che,spogliatasi di ogni retaggio ideologico, si dedico’all’esclusivo esercizio della professione medica nellaSarajevo sotto assedio – spieghera’ ad una platea di migliaiadi giovani che ”il coraggio civile e’ la volonta’ el’abilita’ di disobbedire, resistere, opporsi e porre finecon mezzi non violenti all’abuso di potere che porta alladeliberata violazione dei diritti umani”. E’ quanto si leggesul sito della sezione bosniaca di Gariwo-La foresta deiGiusti, onlus fondata da Gabriele Nissim, giornalista esaggista milanese in prima linea nel mobilitizzare glieuroparlamentari italiani a farsi motore della storicadelibera che, la scorsa primavera, porto’ alla consacrazionedel sei marzo. Proprio a Milano, infatti, alla presenza diNissim e del sindaco Piasapia, saranno piantati i quattroalberi a ricordo degli altrettanti Giusti selezionati per lecelebrazioni del 2013. A Bruxelles, intanto, il presidente israeliano, ShimonPeres, e quello bulgaro, Rosen Plenvneliev, riscatteranno lamemoria di Peshev dopo decenni di oblio; cosi’ Havel sara’protagonista della Giornata europea dei Giusti a Praga,mentre San Pietroburgo celebra’ con un convegno i giusti diRussia. Ed e’ proprio nell’Europa spaccata ai tempi dellacrisi che assume maggiore significato lo sforzo di elevare,entro un unico patrimonio di memoria collettiva, le vittimedi ogni sterminio, senza distinzioni di sorta: per riunire imorti servono piccoli grandi eroi vivi.

stt/sat