Diritti tv: Pg, confermare condanna a 4 anni per Berlusconi (1 Upd)

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(askanews) – Milano, 1 mar – La procura generale di Milano chiededi confermare in appello la condanna di 4 anni di reclusionegia’ stabilita per Berlusconi al termine del processo diprimo grado sui diritti tv di Mediaset: ”Concordo pienamentecon quanto scritto nella sentenza di primo grado”, ha dettoil sostituto procuratore generale di Milano, Laura Bertole’Viale, al termine della sua requisitoria.

Il rappresentante della pubblica accusa ha preso la parolain aula subito dopo le dichiarazioni spontanee rese dallostesso Berlusconi davanti ai giudici della Corte d’Appello diMilano. Nel corso della sua requisitoria il pg Bertole’ Viale haripercorso il meccanismo che, secondo l’ipotesi accusatoria,avrebbe permesso a Mediaset di ‘gonfiare’ il prezzo deidiritti televisivi e creare cosi’ fondi neri all’estero perevadere il fisco italiano. In particolare, il magistrato hasmentito la linea difensiva di Berlusconi, che ha detto chedopo la sua discesa in politica non si e’ piu’ interessato divicende relative alle sue aziende e in particolare dellacompravendita dei diritti televisivi all’estero. Invece, perla Bertole’ Viale, ”Berlusconi e’ stato almeno fino al 1998all’apice della catena di comando delle sue aziende”. La rappresentante della pubblica accusa ha citato in auladiverse testimonianze rese in questo processo che a suogiudizio dimostrano che ”anche dopo la discesa in politica,Berlusconi seguiva di persona l’attivita’ delle sue aziende eaveva sempre l’ultima parola”. Secondo il pg Bertole’ Viale ”la prova dell’evasionefiscale e’ nella maggiorazione dei costi attraverso un girofasullo di vendite e acquisti”. Una maggiorazione dei costi”che ha comportato danni per il fisco”, ha detto larappresentante della pubblica accusa che ha puntualizzato:”Nessun motivo commerciale puo’ giustificare questaevasione”.

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