Elezioni: Ist. Cattaneo, battuta d’arresto per il bipolarismo

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(askanews) – Roma, 28 feb – L’evoluzione del sistema bipolare inItalia ha subito una ”brusca battuta d’arresto” con leultime elezioni politiche. E’ quanto emerge da uno studiodell’Istituto Cattaneo sul comportamento delle famigliepolitiche negli ultimi 20 anni.

La cosiddetta seconda Repubblica, almeno sul pianoelettorale, e’ nata sulle premesse del consolidamento delbipolarismo. Sul piano nazionale questo dato, invocatoattraverso la legge elettorale ”Mattarella’ e comunquegarantito sul piano della rappresentanza parlamentare dallalegge Calderoli del 2005, per l’Istituto di ricerca ”parenon essersi consolidato. E in ogni caso ha subito una bruscabattuta di arresto alle elezioni del 2013”. Se si osserval’andamento del voto, in percentuale, alle principaliaggregazioni politiche-elettorali come espresso sul pianonazionale, ”emerge chiaramente la difficolta’ di concentrarel’ampia maggioranza dei consensi attorno ai due poliprincipali, e in particolare su le due formazioni chedovrebbero fungere da rispettivi pilastri”. Il datonazionale indica, viene sottolineato, che i due principalipartiti nati dalle aggregazioni del 2007 e 2008, Partitodemocratico e Popolo della liberta’, e le forze politiche chein precedenza erano divise, ma che hanno successivamente datovita a detti partiti, ”hanno perso capacita’ di attrazioneelettorale e la concentrazione del voto ”bipolare’ si e’ridotta nel corso del tempo”. Nel 1994 la forza centripetadei due principali partiti, rileva l’Istituto Cattaneo, erain grado di convogliare circa i due terzi dei consensi(64,9%) fino al picco del 2001 sostanzialmente ripetuto nel2008. Viceversa il 2013 ha fatto registrare il punto piu’basso, inferiore di molto al 50%.

Le forze ”terze’ a loro volta, viene detto, si sonomantenute stabilmente lontane dalla possibilita’ di insediarel”egemonia’ dei due aggregati/partiti bipolari. E’ statocosi’ per la sinistra che dal 2006 non riesce ad attestarsisui valori degli anni Novanta, e in generale ha raccolto nelperiodo analizzato l’8%.

La Lega Nord, partito piu’ volte evocato come attore capacedi scardinare il bipolarismo, ricorda la ricerca, non hasuperato il 6% in media e nelle ultime consultazioni e’tornata ai livelli del 2001.

Un discorso simile vale per l’area di Centro, spessocomposto da formazioni politiche che miravano a spezzare lalogica bipolare, definita ”muscolare’ o ”forzata’. Ilvalore medio raccolto si attesta sul 6,5%, mentre il dato del2013 e’ in linea con il valore raggiunto nel 1996.

Il dato rilevante, dal punto di vista sistemico, spiegal’Istituto, e’ ”il risultato conquistato dal M5S, comparatoper il passato con altre formazioni ”populiste’, inparticolare con l’Italia dei valori”. La formazione grillina”rappresenta il nuovo ”terzo polo’ rispetto al duopolioprecedente, avendo addirittura raccolto la maggioranzarelativa dei consensi espressi”.

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