Elezioni: crollo della Lega Nord, in 5 anni dimezzato consenso nazionale

APR 3, 1252 -

(askanews) – Milano, 25 feb – Roberto Maroni non parla. Ilsegretario federale della Lega Nord decide di nonsbilanciarsi sui primi risultati in arrivo dalle urne. Meglioaspettare domani e prendere posizione soltanto quando ilquadro generale sara’ chiaro, soprattutto per quanto riguardail destino della Lombardia, Regione dove il leader delCarroccio e’ candidato alla presidenza e dove percio’ sigioca tutto. Cosi’, tocca al suo vice Giacomo Stucchiscendere nella sala stampa allestita come da tradizione alprimo piano di Via Bellerio per fornire ai giornalisti unaprima intepretazione sul risultato delle urne.

Per il numero due di Maroni, i primi dati dicono che ”laLega Nord tiene” e il merito e’ soprattutto del suo”radicamento nelle regioni chiave” che per Stucchi ”e’ancora molto forte”.

I numeri, pero’, parlano chiaro e raccontano una storiadiversa. Quella di un crollo del partito che diventa piu’marcato proprio nelle sue tradizionali roccaforti elettorali.

Alle elezioni del 2008 il Carroccio conquisto’ il 21,6% deiconsensi in Lombardia, il 12,6% in Piemonte volando al 27,1%in Veneto. Nel volgere di un quinquennio il suo peso nelletre regioni di riferimento – quelle che nelle intenzioni diMaroni dovrebbero fare massa critica per unirsi nellacosiddetta ‘macroregione del Nord’ – non e’ piu’ lo stesso.

In Lombardia il Carroccio conquista una percentuale intornoal 14% al Senato, mentre alla Camera non riesce ad andareoltre il 18% (circoscrizione Lombardia 2). Ancora peggio inVeneto che diventa la Caporetto della Lega Nord conpercentuali di consenso intorno al 10% sia alla Camera che alSenato. Calcolatrice alla mano, sono piu’ di 25 puntipercentuali in meno rispetto alle politiche del 2008.

Negativo anche il risultato che si prospetta per il Carroccioin Piemonte, dove i consensi ottenuti non raggiungono quota7% ne’ alla Camera ne’ al Senato. Cosi’ il peso della Lega Nord si riduce anche a livellonazionale: piu’ o meno il 4% dei consensi, tanto aMontecitorio quanto a Palazzo Madama. Nel 2008 il Carrocciovaleva l’8% dei voti nazionali. Nel giro di 5 anni, hadimezzato il proprio consenso.

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