Elezioni: Scelta civica addolcisce ‘cura Monti’, rilancio con riforme

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(askanews) – Roma, 23 feb – Il programma elettorale di Sceltacivica addolcisce la ‘cura Monti’ rimodulando il rigore edando maggiore incisivita’ alle misure di riforma, rilancio ecrescita economica che nella legislatura che si e’ appenaconclusa hanno dovuto fare i conti anche con scarsita’ dirisorse e veti politici incrociati. La filosfia cui si ispirail movimento guidato dal premier uscente e’ in strettissimacontinuita’ con l’attuale impronta (anche se la campagnaelettorale ha stemperato alcuni toni delle iniziative, bastipensare all’Imu e alle tasse): dare continuita’ a unaimpostazione rigorosa, anche per rassicurare mercati epartner europei, spingere l’acceleratore sulle riformestrutturali, istituzionali in primis, dare nuovo impulso agiovani, donne, famiglia, formazione (scuola e lavoro) in unavisione di largo respiro, o di medio-lungo termine se sipreferisce dir cosi’.

Le 5 proposte di Scelta civica per cambiare l’Italia siarticolano nel lavoro, con l’obiettivo di combattere ilprecariato; nelle tasse, con l’obiettivo di un loroprogressivo e ”responsabile” abbassamento mediante lariduzione della spesa pubblica; nell’aggressione deicosiddetti costi della politica, a partire dal dimezzamentodel numero dei parlamentari, per snellire e rendere piu’efficiente la macchina pubblica e liberare risorse per igiovani; nell’impulso al lavoro femminile, per incoraggiarel’occupazione e la mobilita’ sociale delle donne; nellascuola e nella formazione, investendo nel futuro del paese enelle nuove generazioni.

Il capitolo lavoro riprende le fila della riforma Fornero,con un ‘ritorno alle origini’: no art.18, si’ allacontrattazione aziendale, si’ al reddito minimo garantito, iltutto all’insegna della flexicurity. Insomma piu’flessibilita’ e maggiore sostegno ai lavoratori, che sitraduce in minori tutele in uscita e maggiore sostegnoeconomico tra un lavoro e l’altro. Si propone quindi unadrastica semplificazione normativa e amministrativa per leaziende e, per dare particolare incisivita’ occupazionale,sostegni ‘mirati’, come detassazioni e incentivi per giovani(tra i 18 e i 30 anni), per lavoratori ‘anziani’, oltre 55anni, per le donne. Sul fronte del welfare si punta a unrafforzamento della previdenza integrativa privata. Sul fronte delle tasse non si puo’ non iniziare dalcapitolo Imu, a cui l’agenda Monti apre con una possibileriduzione ed a cui guarda con l’obiettivo di incrementare laquota parte per gli enti locali. Piu’ in generale Sceltacivica punta a ridurre le tasse sul lavoro, quelle a caricodelle imprese a cominciare dall’Irap, quelle a carico deicittadini, con il possibile taglio dell’1% gia’ nel 2013 apartire dai redditi piu’ bassi. C’e’ poi un ampio impegnonella lotta all’evasione fiscale.

Il capitolo delle riforme istituzionali vede ildimezzamento del numero dei parlamentari, la riduzione delnumero delle province e il taglio dei finanziamenti pubblicii suoi capisaldi, insieme alla riforma del bicameralismo edella legge elettorale, oltre alla rimodulazione dei poteridi Stato e Regioni con particolare attenzione al profilofiscale. Scelta civica punta infine alla regolamentazionedelle lobbies. Scelta civica per le donne punta a incentivare il loroinserimento nel mondo produttivo e del lavoro per garantirenon solo carriera e reddito, ma anche la possibilita’ dioccupare posizioni di responsabilita’. Un obiettivo il cuiraggiungimento passa oltre che dalla detassazione per illavoro femminile (o il sostegno all’imprenditoria ‘rosa’)anche dal sostegno alla maternita’, asili aziendali oconvenzionati sul territorio compresi, telelavoro;rafforzamento del congendo di paternita’; ma anche dallamodifica della legge elettorale per garantire un equilibriodi rappresentanza tra i generi, dal monitoraggio deglieffetti delle ‘quote rosa’ nei cda delle societa’ quotate epartecipate pubbliche.

Si prevede anche un’azione per la tutela del ruolofemminile e la sua immagine (codice etico Rai), ritiropubblicita’ volgari o sessiste. Contro la violenza verso ledonne pieno uso degli strumenti previsti dalla convenzione diIstambul.

Per la scuola si parte con l’impegno di nuovi investimentiper 8 miliardi di euro nel corso della legislatura. Questoassicurera’ piu’ risorse a tutte le scuole del sistemapubblico per garantire la qualita’ della formazione su tuttoil territorio. Va ripensata al contempo la governance delleistituzioni scolastiche autonome. Si punta poi su nuovepolitiche per gli insegnanti (valutazioni, retribuzionelegata al merito, superamento del precariato e nuovo statusgiuridico ai docenti, percorsi di formazione) e per idirigenti scolastici. Aumentare quindi i livelli diapprendimento degli studenti riducendo i divari rispetto aglistandard internazionali, accrescere il livello delle nuovetecnologie, promuovere l’istruzione tecnico-professionale.

Per l’universita’ e la ricerca sono previste agevolazioni pergli investimenti privati, e il rafforzamento dell’Anvur.

njb/vlm