Elezioni: lavoro ‘cuore’ programma Bersani, i 5 punti per rilancio Paese

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(askanews) – Roma, 23 feb – Lavoro, lavoro e ancora lavoro.

E’ questo il cuore del programma del Pd, come illustrato dalsegretario e candidato premier del centrosinistra, Pier LuigiBersani, che nei vari incontri del suo lungo tour elettoralenon si e’ stancato di ripetere che se tocchera’ a lui, tuttele iniziative di governo dovranno essere finalizzate allavoro: lavoro per le imprese ma soprattutto per idisoccupati e in particolare per le centinaia di migliaia digiovani in cerca di un’occupazione.

Prima ancora delle proposte concrete per riavviare lacrescita, un piano in cinque punti, Bersani ha indicatoalcune parole-programma che sono la premessa essenziale perun cambio di rotta: serieta’, moralita’, onesta’ e lavoro.

Parole contrapposte alle ”favole” e ai ”conigli tiratifuori dal cappello”.

Al primo punto Bersani pone la liquidita’. Ovvero lanecessita’ di un rafforzamento finanziario delle imprese-specie le piccole e medie- a mezzo di una emissione dititoli del Tesoro sul modello di Btp Italia per pagare icrediti arretrati delle piccole e medie imprese nei confrontidella pubblica amministrazione. Bersani ha ipotizzato 10miliardi di euro l’anno per 5 anni.

Secondo punto un grande piano ispirato al modelloroosveltiano del New deal con piccole opere da affidare aglienti locali con una deroga al Patto di stabilita’ interno,che possano partire subito rivitalizzando l’economia e cheriguardino soprattutto la riqualificazione di scuole eospedali.

Terzo punto un rilancio dell’economia verde, con progettiper l’efficienza energetica e riqualificazione degli edificia fini ambientali.

Quarto, interventi sulle infrastrutture, materiali eimmateriali, come riordino e informatizzazione dei catasti elo sviluppo della banda larga perche’ il nostro Paese siadegui finalmente alle altre realta’ europee.

Infine un piano industriale che si potra’ chiamare’Industria 2020′ e che preveda aiuti alle imprese, ancheattraverso il credito di imposta per la ricerca, perrilanciare l’innovazione.

Dal lato delle risorse, oltre alle razionalizzazioni,prevalentemente nella spesa nella Pubblica amministrazione enelle societa’ a partecipazione pubblica, Bersani ha indicatol’importanza dell’utilizzo dei fondi europei,tradizionalmente poco sfruttati dall’Italia e dalle Regioni,diminuzione delle spese militari, ma soprattutto ilraggiungimento di una ”fedelta’ fiscale” che ”se anchearrivasse a tre punti in meno della media europea cimetterebbe al sicuro”.

Inoltre, ha aggiunto, occorre cambiare l’impianto delnostro sistema fiscale, facendo pagare di piu’ le renditeimmobiliari e alleggerendo il lavoro. E soprattuttoincoraggiare la fedelta’ fiscale, con meccanismi ditracciabilita’ e trasparenza.

Per Bersani, sono importanti anche le regole del mondo dellavoro, soprattutto quelle che riguardano l’eccessivaprecarizzazione. Quindi il leader Pd ha rilanciato laproposta di far pagare di piu’ un’ora di lavoro precario, atermine, rispetto ad un’ora di lavoro stabile, in modo dacreare meccanismi di convenienza per le imprese chestabilizzano i lavoratori. Non secondaria anche la previsionedi crediti d’imposta a favore delle imprese che assumono eche investono in ricerca e innovazione.

Il segretario democratico ha prospettato anche lasoppressione dei ticket sulle visite medice specialistiche(834 milioni spesi dagli italiani) con la cancellazione delleconsulenze sanitarie, pari a 790 milioni.

Altre risorse sono state indicate in leggi che dovrannogarantire prassi di legalita’ (ad esempio la reintroduzionedel falso in bilancio e una seria legge sul conflitto diinteressi) e di attuazione dei diritti (dalle donne e parita’di genere, agli immigrati e al diritto di cittadinanza, alleunioni civili, al diritto allo studio, alla salute e allaregolazione della rappresentanza nei luoghi di lavoro).

Un capitolo ulteriore e’ poi quello delle riformeistituzionali ritenute irrinunciabili per la modernizzazionedel Paese. In sintesi, Bersani oltre ad una nuova leggeelettorale pensa alla fine del bicameralismo perfettoarrivando ad una Camera politica (che da’ e toglie la fiduciaal Governo) e a un Senato delle rappresentanze territoriali(Regioni), con un Governo potenziato nei suoi poteri e con unParlamento altrettanto rafforzato nel potere di controllo edi indirizzo.

Tutta questa costruzione per Bersani non dovrebbe serviresolo ad un nuovo governo ma anche ad un ”cambio di sistemapolitico” che oltre a modernizzare il Paese, lo porti,rifuggendo da vecchi e nuovi populismi, al livello dellemaggiori democrazie europee.

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