Elezioni: Silvia Enrico presidente Fare, Giannino resta candidato premier

50 6, 1250 -

(askanews) – Roma, 20 feb – Silvia Enrico, avvocato e cofondatrice del movimento, dopo le dimissioni irrevocabili di Oscar Giannino, e’ il nuovo presidente di Fare per fermare il declino. Enrico (nata ad Albenga, classe 1976), si e’ laureata in giurisprudenza presso l’Universita’ degli studi di Genova. ”Ho iniziato la mia esperienza professionale a Milano nello studio del prof. Francesco Galgano e dopo un periodo in uno studio internazionale – si legge sulla biografia pubblicata sul sito di Fare -, ho fondato sempre a Milano nel 2009 lo studio legale 4legal. Ambito di specializzazione diritto societario e commerciale”. Enrico, al termine della direzione nazionale del movimento, ha spiegato che Giannino resta il candidato premier di Fare per fermare il declino. ”Le dimissioni di Giannino? Me lo aspettavo, e’ successo quello che succede tra le persone perbene ma va distinto l’aspetto personale da quello politico. Oscar ha commesso un errore e ha presentato le dimissioni. Il movimento non e’ solo Oscar Giannino e c’e’ un nuovo modo di fare politica in Italia. Il movimento puo’ uscirne rafforzato perche’ abbiamo dimostrato che facciamo la differenza. Lo scandalo e’ uscito dall’interno ed e’ stato risolto in modo trasparente e pubblico. Non immagino alcun leader che a tre giorni dal voto avrebbe rassegnato le dimissioni e detto di aver sbagliato. Quel pezzo di mondo etico che noi rivendichiamo e che invidiamo ai paesi esteri oggi e’ presente in Italia con Fare per fermare il declino”. Queste le parole di Alberto Saravalle (Fare per fermare il declino), a Tgcom24. La scelta di Silvia Enrico – aggiunge – ”e’ rivoluzionaria, come sono le nostre scelte, una donna al vertice del partito e mi sembra che sia uno degli elementi innovativi del modo di far politica che abbiamo portato in Italia. Chi sbaglia paga e lascia il ruolo. Va salvaguardato il bene comune della ventata di novita’ che c’e’ nel paese. Vedo in giro gente con gli occhi rossi, abbiamo portato speranza e fiducia e il rischio di vedere vanificare in parte il lavoro fatto intimoriva molte persone. Questo invece e’ un elemento di grande forza. Non credo che ci sia una fuga di elettori, credo invece che, fatta pulizia, la gente si convinca del fatto che siamo diversi. Oscar e’ un leader carismatico, io gli sono grato per avermi mostrato un percorso, ha fatto un errore e paga. Quanto accaduto puo’ aver deluso ma passato il momento della delusione bisogna andare al voto. Chi pensa di votare per noi riconoscera’ la differenza del comportamento”. red/vlm