Elezioni: tra Monti e Bersani il tormentone Vendola

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(askanews) – Roma, 14 feb – ”Tengo a ribadirlo chiaramente. Non c’e’ stata nessunissima forma di apertura da parte mia nei confronti di Vendola. Dire che le persone possono cambiare opinione era solo un modo gentile per dire che le sue opinioni sono rispettabili, ma per me non in linea con gli interessi del paese. Se cambiassero, chi lo sa”. Lo ha affermato Mario Monti nel corso dell’intervista concessa sul sito web dell’Ansa, chiudendo la porta ancora una volta all’ipotesi di un possibile governo di cui faccia parte anche il leader di Sel. ”Non e’ che io me la prenda con Vendola. Vendola ha detto da tempo che la sua linea politica e la linea politica mia sono incompatibili. L’ha detto lui: si e’ diffuso un piccolo equivoco”, aggiunge. Il premier dimissionario torna a parlare della necessita’ di tagliare le ali alle coalizioni di centrosinistra e centrodestra: ”Sel e Lega, due entita’ di un bipolarismo conflittuale che poco hanno dato alla vita dell’Italia e alle riforme”. Monti precisa in modo da non lasciare adito a dubbi: ”Non escludo che, essendo l’Italia uscita dall’emergenza finanziaria, possa servire ancora un periodo abbastanza lungo di collaborazione di tutte le forze disponibili. Tagliate le estreme, ce ne sono a sinistra e ce ne sono a destra”. La risposta del leader di Sel arriva via Twitter: ”Senatore Monti, anche io provo rispetto per lei, ma le sue idee sono vecchia ideologia conservatrice”. Vendola non crede possibile un rapporto con Scelta civica: ”Un patto con Monti per le riforme? Le riforme sono quella strumentazione normativa che migliora la qualita’ della vita delle persone. Tutto cio’ che peggiora la qualita’ della vita delle persone tendo a chiamarla controriforma”. Da qui la conclusione del ragionamento: ”Per me e per Monti riformismo significa due cose molto diverse. Per Monti riformista e’ abbattere lo statuto dei diritti dei lavoratori, per me quello e’ il capolavoro del riformismo italiano”. Nel botta e risposta tra Monti e Vendola questa volta interviene Pier Luigi Bersani: ”Non intendo che il mio schieramento sia segnato da faziosita’ con tutti i problemi che ci sono a iniziare dal populismo, mi sembra pero’ esagerato prendersela sempre con Vendola. E’ un tormentone inutile, pensiamo ai problemi veri. Basta prendersela con i nostri alleati”. Continua il segretario del Pd: ”Nel sostenere Monti ci siamo presi un rischio grosso. Ma la nostra gente ci ha capito. Pero’ gradiremmo un minimo di riconoscimento, ogni tanto una parola di riconoscimento. Monti si e’ mai fatto fermare per strada da un esodato? Ha mai visto un precario della scuola? Li abbiamo incontrati noi. E forse per questo lui ora pensa che governare sia semplice, e ci ha preso gusto”. Nonostante le dichiarazioni di Monti, Vendola e Bersani, il problema del rapporto tra la coalizione di centrosinistra e Scelta civica resta il nodo da sciogliere in caso di ”pareggio”, cioe’ di un centrosinistra che non abbia una solida maggioranza al Senato oltre che alla Camera. Ma prima dell’esito del voto del 24 e 25 febbraio e’ improbabile che il tono del confronto possa cambiare. Nel Pd si e’ convinti che difficilmente Monti possa scegliere la collocazione all’opposizione e che il problema del confronto con il centro si ponga anche nella piu’ rosea delle previsioni sul risultato elettorale del centrosinistra, se non altro per dare piu’ forza alla credibilita’ internazionale di un esecutivo guidato da Bersani. Il segretario del Pd va ripetendo che pure se ottenesse il 51% dei consensi il giorno dopo si comporterebbe come chi ha solo il 49%. Sulle riforme istituzionali inoltre, Vendola non esclude del resto la mano tesa verso Monti. Si e’ intanto superato il veto a un confronto in tv tra i leader delle tre coalizioni chiesto in particolare dal premier uscente. La sfida tra Berlusconi, Monti e Bersani non avverra’ su una rete della Rai ma su Canale 5. L’appuntamento e’ fissato per giovedi’ 21 febbraio alle 21,10 nel corso di una prima serata speciale. L’annuncio e’ stato dato ieri sera nel corso dell’edizione delle 20 del telegiornale di Canale 5. Anche Beppe Grillo fa un passo indietro rispetto alla sua decisione di non usare gli spazi elettorali in tv: ”Domenica 17 andro’ in tv. Un’intervista di trenta minuti in diretta dal camper su SkyTg24 alle 20.30 e sul canale Cielo, in chiaro, alle 21”. Nessuna decisione definitiva invece sulla partecipazione del leader del Movimento 5 Stelle alla conferenza stampa che sulla Rai e’ prevista nel palinsesto elettorale a disposizione di tutti i partiti e movimenti come vuole il regolamento messo a punto dalla commissione parlamentare di Vigilanza sul servizio pubblico. gar/sam/