Editoria: appello Fnsi a Fieg, azioni comuni per equilibrio sistema

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(askanews) – Roma, 14 feb – ”Il Consiglio nazionale della Fnsi,riunitosi a Roma, sentita la relazione del Segretariogenerale Franco Siddi la approva. La crisi, ormaiufficializzata, di gruppi di primo livello nel panoramadell’editoria nazionale come Rcs Mediagroup e Mondadori e diquotidiani come La Stampa e Il Corriere dello Sport, con lachiusura di decine di testate storiche e l’espulsione dalleredazioni di quasi un migliaio di giornalisti, rende evidenteper tutti – si legge in una nota – che un settore rilevantedell’industria italiana – cui sono legati beni pubblici comela liberta’ di informare ed essere informati e il dirittoall’informazione – e’ arrivato a un punto di allarme acuto.

Alla crisi economica e del settore si sono infatti sommati lascarsa lungimiranza degli editori, il ritardo nelladefinizione di strategie capaci di rispondere alletrasformazioni tecnologiche, palesi errori manageriali einvestimenti sbagliati che oggi pesano in manierainsostenibile sui bilanci delle aziende. Si deve dunqueparlare di un vero e proprio fronte di preoccupazione estremasul quale occorre compiere atti di corresponsabilita’importanti a tutti i livelli, a partire dalla politica chesembra invece, in questa fase elettorale, avere cancellatodalle agende qualsiasi progetto di intervento a sostegno diun settore precipitato, come tutto il Paese, in una crisisenza precedenti. Il momento richiede, invece, interventiindispensabili e urgenti come la riforma delle leggidell’editoria e l’istituzione di un fondo pubblico validoalmeno un triennio per l’innovazione e per la trasformazioneindustriale, la definizione di un welfare attivo del lavoroche consenta di gestire nella maniera meno traumaticapossibile le uscite anticipate per la crisi, coniugandole conl’ingresso di professionalita’ giovani da formare con l’aiutodell’esperienza di chi e’ a fine carriera. Ogni situazione didifficolta’ ha una sua storia e merita una valutazionespecifica, ma la preoccupazione e l’azione del Sindacato nonpossono che essere sempre e comunque finalizzate alla tuteladelle testate, alla salvaguardia del loro valore all’internodel sistema dell’informazione, alla garanzia dei posti dilavoro minacciati dalla crisi e pure la protezione deilavoratori autonomi”. ”Nessun governo puo’ immaginare che il rilanciodell’editoria possa avvenire solo per impulso delle parti. IlCn ribadisce pero’ anche la richiesta alla Fieg di aprireimmediatamente un tavolo di confronto per affrontare con ilmassimo rigore l’esame della crisi nel suo complesso, primadi affrontare le singole richieste di attivazione diammortizzatori sociali che arrivano dagli editori e che – almomento – non hanno un’adeguata copertura per garantire atutti la giusta protezione sociale necessaria. Il Cn -conclude la nota – lancia dunque un appello al senso diresponsabilita’ anche della Fieg perche’ venga trovato ilcoraggio di azioni comuni per un nuovo equilibrio di sistema,nel rispetto delle autonomie specifiche delle parti sociali edella dignita’ dei lavoratori”. com/mar/rl