Lombardia: Maroni e Albertini difendono Corsera ma e’ scontro su sanita’

APR 9, 1248 -

(askanews) – Milano, 12 feb – Almeno questa volta, Roberto Maronie Gabriele Albertini parlano la stessa lingua. I dueavversari nella corsa per la conquista della RegioneLombardia sono d’accordo nel bocciare il piano di rilancio diRcs. Nel mirino, soprattutto, la decisionedell’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ditrasferire ad altra sede la redazione centrale del Corrieredella Sera. Il primo a dirsi contrario e’ il segretariofederale della Lega Nord: ”Chiudere la sede di via Solferinocancellerebbe la storia del Corriere, un pezzo unico eirripetibile del patrimonio culturale italiano”, scriveMaroni su twitter. Passano poche ore e anche il candidato’montiano’ alla presidenza del Pirellone interviene: ”E’ uncolpo al cuore – scrive l’ex sindaco di Milano su facebook -leggere che il Corrierone debba cambiare sede. Spero ciripensino. I luoghi di Indro Montanelli, Eugenio Montale,Dino Buzzati, Luigi Albertini devono restare attaccati allaloro storia. E’ piu’ che un museo. E’ parte della storiamigliore di Milano”.

Due prese di posizione nette che tuttavia non sisoffermano sull’aspetto piu’ ‘doloroso’ della vicenda, iltaglio di 800 dipendenti del gruppo. Maroni parla di rischiodi ricadute occupazionali, ma lo fa commentando l’arrestodell’amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi.

Il numero uno della Lega Nord e’ preoccupato per leripercussioni che il caso Finmeccanica potrebbe avere suilivelli di occupazione della controllata Agusta Westland, eper scongiurare questo pericolo chiede al governo di”intervenire immediatamente” nella vicenda. L’occasione e’una conferenza stampa servita a Maroni per ‘incoronare’l’attuale assessore Mario Melazzini: in caso di vittoriadell’asse Pdl-Lega Nord, sara’ rinconfermato nell’incarico.

”La Lombardia – ha detto tra l’altro Maroni – ha una buonasanita’ ed e’ un’eccellenza che va continuata emigliorata”.

Per farlo, ha aggiunto, ”bisogna trattenere una quotamaggiore delle tasse pagate dai lombardi per garantire unasanita’ a chilometro zero”.

Diversa la proposta di Albertini: l’ex sindaco di Milanopropone di introdurre ”un contributo per la partealberghiera della giornata di ricovero”, destinato solo airedditi medio-alti fino a un massimo di 5 euro al giorno, perfinanziare cosi’ l’assistenza domiciliare ai pazienti conpatologie gravi, anziani e malati terminali. Dalla terza barricata, il Pd lancia l’idea diregionalizzare il patto di stabilita’, intervento che -stando alle previsioni dei democratici – permetterebbe disbloccare un miliardo di euro all’anno in piu’ a favore deglienti locali lombardi. Proposta immediatamente sottoscrittadal candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli che suquesto preannuncia: ”Da presidente della Regione miimpegnero’ ad ottenere un accordo con il Governo”.

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