Lazio: Zingaretti, querelo i radicali per diffamazione

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(askanews) – Roma, 12 feb – ”Il presidente della Provincia dasempre non riceve un salario, ma un’indennita’ di caricafissa di circa 5mila euro al mese, come previsto dallalegge.

L’ente rimborsa esclusivamente i contributi previdenzialiagli eventuali datori di lavoro degli eletti, nulla a chevedere con il meccanismo dei rimborsi degli stipendi deiconsiglieri provinciali. La mia dichiarazione dei redditi e’sempre stata online sul sito internet della Provincia di Roma e la questione oggi sollevata dal Partito Radicale sullastampa e’ gia’ stata oggetto di una risposta esauriente adun’interrogazione del gruppo consigliare Pdl della Provinciadi Roma in data 2 aprile 2009”. E’ quanto dichiara in unanota Nicola Zingaretti, candidato Pd alla presidenza dellaRegione Lazio, in merito alla vicenda, sollevata dal Partitodei Radicali e riportata dal ‘Corriere.it’, sulla suaassunzione dal comitato del Pd il giorno prima che accettassela candidatura a presidente della Provincia di Romainnescando – secondo i Radicali – ‘un meccanismo previstodalla legge che consente ai datori di lavoro di far gravaresull’ente gli stipendi e i contributi per gli eletti inProvincia’.

”Nella mia vita sono stato prima dipendente dellaSinistra Giovanile, a partire dal 1991, e – aggiungeZingaretti -successivamente, del Pds, poi dei Ds e, dalla suacostituzione, del Partito Democratico, in manieracontinuativa con assunzioni e riassunzioni determinate daiprocessi politici e dalle conseguenti trasformazionigiuridiche della ragione sociale del partito in cui milito.

In particolare, nell’autunno del 2007 sono stato fondatoredel Partito Democratico ed eletto segretario regionale dopole elezioni primarie ottenendo 282mila voti dei cittadini. Invirtu’ di questa elezione e della fondazione del Pd si e’avviato un percorso che ha visto confluire i Democratici diSinistra nella costituzione del Comitato Provvisorio delPartito Democratico del Lazio, da cui sono stato in seguitoassunto cosi’ come avvenuto per tutti gli altri dipendenti intutta Italia. Nella vicenda sollevata non c’e’ quindialcunche’ di anormale ne’, tanto meno, alcunche’ diillegale.

”L’iniziativa del Partito Radicale si prefigura quindicome un osceno tentativo di discredito di una persona perbene- conclude Zingaretti – una macchina del fango in pienacampagna elettorale. Per questo ho dato mandato ai mieilegali di presentare una querela per diffamazione. Rimane ilrammarico che una storia di identita’ e di battagliepolitiche e civili, come quella del Partito Radicale, vengarovinata da una pagina cosi’ falsa, strumentale evergognosa”.

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