Papa: arcivescovo Rossano, decisione colpisce profondamente i cristiani

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(askanews) – Rossano (Cs), 11 feb – ”La Dichiarazione che ilSanto Padre Benedetto XVI ha rilasciato al Concistorostraordinario qualche ora fa e’ giunta del tutto inattesa eha colpito profondamente i cristiani e, certamente, tutti gliuomini. Dalle parole con cui il Papa rinuncia al ministero divescovo di Roma traspare la decisione sofferta, ma serena,dell’uomo di Dio che ha sempre vissuto il suo ministero conspirito di servizio, di dedizione, di amore. Sembrariecheggiare, in questa dichiarazione, quanto egli disse nelprimo istante dalla sua elezione a Pontefice, quando si eradefinito ‘un umile operaio nella vigna del Signore”’. Lo hadichiarato mons. Santo Marciano’, Arcivescovo della diocesidi Rossano-Cariati.

”L’amore che il Santo Padre dimostra oggi alla Chiesa none’ rinunciatario ma profondamente umile. E’ laconcretizzazione piu’ impensabile ma piu’ autentica – dicemons. Marciano’ – dell’umilta’ con la quale egli ha servito econtinua a servire: l’umilta’ di chi e’ talmente convinto cheDio regge la storia da non sentire indispensabile nulla,neppure il proprio ruolo. E’ un grande atto di fede che ciraggiunge proprio nel cuore dell’Anno della fede. Sento chesiamo chiamati tutti – presbiteri e religiosi, famiglie elaici, anziani e bambini – ad accogliere il passo diBenedetto XVI con profondo e affettuoso rispetto, ponendociin silenzioso ascolto di un evento che gia’ appare come unaltissimo atto di amore del suo ministero e del suomagistero”.

”Dobbiamo, grati e commossi per l’amore che Benedetto XVIha riversato nel mondo, nella Chiesa, nei cuori di ciascunodi noi, sentirci spinti a raccoglierci, come lui, inpreghiera, e affidare a Dio e alla Vergine la sua vita, certiche quanto la Chiesa e’ oggi chiamata a vivere e’, nellavolonta’ d’amore del Signore, un misterioso segno disperanza. Soprattutto, pero’, dobbiamo lasciare che il Papacontinui a insegnare, in questo momento, quanto ha semprecercato di dirci in questi intensi e ricchissimi anni diPontificato: che il cuore della vocazione, di ogni vocazionenella Chiesa, non e’ il potere ma il dono di se’, non e’ ilfare ma l’essere; in una parola, e’ l’amore. E l’amore, anchequesto suo amore, non avra’ mai fine!”.

red/mau