Lombardia: primo confronto tv tra candidati, scontro Ambrosoli-Maroni

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(askanews) – Milano, 7 feb – Primo confronto televisivo tra i candidati alla presidenza della Regione Lombardia. Negli studi Rai di Corso Sempione intervengono Umberto Ambrosoli (centrosinistra), Roberto Maroni (Lega-Pdl), Gabriele Albertini (Scelta civica), Carlo Maria Pinardi (Fare per Fermare il declino) e Silvana Carcano (Movimento 5 Stelle) per un dibattito registrato di prima mattina ma andato in onda sul Tg3 regionale nelle prime ore del pomerggio. Gli scontri verbali piu’ accesi sono limitati ai due principali protagonisti della campagna elettorale lombarda: Maroni e Ambrosoli. Dal rilancio di Malpensa all’organizzazione dell’Expo, dalle politiche fiscali alle ricette economiche, l’avvocato 40enne in corsa per il centrosinistra si dimostra particolarmente aggressivo in questo primo confronto a tu per tu con l’avversario, costringendo il leader del Carroccio sulla difensiva. In diverse occasioni Ambrosoli rinfaccia a Maroni di far parte di una coalizione che ha governato la Lombardia negli ultimi 20 anni. E i lombardi, lo incalza, sono ormai stufi di ”tutte queste frottole”. Le prime scintille sono su Malpensa. Per Maroni, lo scalo varesimo ”non e’ una cattedrale nel deserto, ma e’ una grande opportunita’ da sfruttare”. Immediata la reazione di Ambrosoli: ”Sono Lega Nord e Pdl che hanno fatto fallire Malpensa e l’hanno spogliata della sue possibilita’ di crescita. I cittadini lombardi si ricordano bene chi ha governato la Regione negli ultimi 20 anni. E Maroni non puo’ far finta di niente”. Stessa scena sulle politiche fiscali. Il segretario del Carroccio ribadisce la sua ricetta – trattenere in Lombardia il 75% del gettito fiscale generato sul territorio regionale – e dall’avvocato arriva un’altra stoccata: ”E’ bizzarro che chi ha messo la pressione fiscale piu’ alta d’Europa oggi ci dica che bisogna ridurre le tasse”. E ancora: ”Basta con tutte queste frottole”. Volano gli stracci anche sulla proposta leghista di istituire appalti a chilometro zero per coinvolgere le imprese lombarde nei lavori connessi all’Expo. ”E’ una delle frottole irrealizzabili che Maroni racconta in questa campagna elettorale”, attacca Ambrosoli. Ma Maroni, stavolta, risponde per le rime: ”Non sono frottole, moderi i termini, e abbia rispetto delle opinione altrui”. Finisce con Ambrosoli che lancia un messaggio ai lombardi ”delusi da tutte le promesse non mantenute su federalismo e autonomia. Vedremo un voto disgiunto – dice manifestando ottimismo – nel senso che sara’ disgiunto rispetto al passato”. Il prossimo confronto tv dedicato alle elezioni regionali in Lombardia e’ previsto martedi’ 19 febbraio, a una manciata di giorni dalle elezioni, questa volta dagli schermi di Sky Tg24. La sedia di Maroni, pero’, potrebbe restare vuota. Anche se il leader leghista e’ sicuro di vincere (”In Lombardia non c’e’ partita”, assicura a un’incontro elettorale con gli imprenditori associati a Federfarma), la sua presenza su Sky e’ ancora in dubbio. A chi gli chiede ragguagli, risponde: ”Non ho ancora ricevuto nessun invito”. Poco dopo arriva la smentita dal canale di all-news: ”E’ datato 31 gennaio 2013 l’invito formale che il direttore di Sky TG24 Sarah Varetto ha mandato al candidato alla Presidenza della Regione Lombardia per la Lega Nord, Roberto Maroni. Invito recapitato via mail nella stessa data anche al portavoce dell’onorevole Maroni”. fcz/sam/ss