Mps: Ferranti (Pd), da Csm riflessione su modifiche al codice penale

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(askanews) – Roma, 4 feb – ”Io credo che la pratica aperta delcomitato di presidenza del Csm vada a riflettere su eventualimodifiche processuali del codice di procedura penale inmateria di regole della competenza territoriale, soprattuttoin sede di indagini”. Lo afferma a Radio Radicale lacapogruppo uscente del Pd in commissione giustizia allaCamera Donatella Ferranti, candidata capolista nellacircoscrizione Lazio2, a commento della apertura di unapratica da parte del Csm sulle eventuali modifiche delladisciplina processuale dopo ”le perplessita”’ registrate inordine alla sovrapposizione di plurimi interventi giudiziarisul caso Monte dei Paschi di Siena. ”La competenza si radica con il giudice – spiega Ferranti-ma il nuovo codice di procedura penale del 1989 imponeregole che possono portare anche a piu’ filoni di inchiestapresso varie procure, anche in relazione al luogo in cui ilreato si e’ consumato. Il correttivo e’ innanzituttoverificare, a partire dalle procure che ricevono delledenunce, se ci siano i presupposti per trasmettere l’indaginead altre procure che magari stanno gia’ indagando quei fatti,e quindi applicare le regole dei procedimenti connessi, chesi riuniscono perche’ c’e’ la preponderanza e la necessita’di una indagine piu’ coordinata. Poi pero’ lo stesso codicedi procedura in maniera accorta individuo’ anche un onere dicollegamento delle inchieste. Questo per dire quindi cheognuno non puo’ andare a ruota libera perche’ ci possonoessere effetti negativi sul risultato dell’inchiesta, epossono esserci poi anche delle azioni non coordinate che siannullano tra di loro. Ecco la necessita’ di riunione delleinchieste e del collegamento”. ”Il Csm, che per legge puo’ anche suggerire al ministromodifiche legislative – prosegue Ferranti – forse stara’riflettendo alla luce di questi episodi ma anche altri dipoter valutare questo effetto. E’ anche opportuno notare comeda notizie di stampa ci sara’ una riunione di collegamentotra le procure interessate che andranno a verificare chidovra’ andare avanti, se magari in maniera parallela piu’procure, magari con quell’obbligo e l’onere di collegamentoin cui si deve tenere da parte il protagonismo e in cuil’interesse prevalente deve essere quello di accertare almeglio e in maniera piu’ celere possibile i reaticommessi”.

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