Caso Ruby: difesa Berlusconi chiede ancora legittimo impedimento

MAR 3, 1245 -

(askanews) – Milano, 4 feb – La richiesta e’ sempre la stessa:accettare il legittimo impedimento dell’imputato SilvioBerlusconi, impegnato in campagna elettorale, e sospendere ilprocesso sul cosiddetto Caso Ruby fino al voto. Gli avvocatiNicolo’ Ghedini e Pietro Longo presentano per la terza voltanel giro di un mese una richiesta di legittimo impedimento,legato a un impegno della campagna elettorale, e chiedono dirinviare il processo a una data successiva alle elezioni del24 e 25 febbraio. Il pm Ilda Boccassini si oppone. E ilcollegio presieduto da Giulia Turri, che gia’ ha bocciatoanaloghe istanze, si ritira in camera di consiglio persciogliere il nodo. Questa volta la carta giocata dalla difesa Berlusconi e’un’intervista, in diretta televisiva, che il leader del Pdldovra’ rilasciare questa mattina sugli schermi di La7: ”Ipalinsesti sono stabiliti dalle emittenti, rinunciare a unapresenza in tv significherebbe far saltare gli equilibridella par condicio”, osserva in aula l’avvocato Longo cheaggiunge: ”Questi impegni rappresentano momenti essenzialidella campagna elettorale e conservano un legittimoimpedimento dell’imputato a partecipare a questa udienza”.

Tocca poi a Nicolo’ Ghedini ricordare al tribunale che nonsolo l’imputato Silvio Berlusconi, ma anche i suoi dueavvocati fanno parte dei protagonisti della competizioneelettorale: ”Oggi anche noi avvocati avevamo un legittimoimpedimento, e siamo stati costretti a scegliere tra condurrela campagna elettorale o finire in tribunale”. ”I prossimigiorni che mancano alle elezioni – sottolinea ancora Gherdini- piacerebbe anche a noi condurre la nostra campagnaelettorale”. Il legale presenta ai giudici milanesi un programma degliimpegni elettorali di Berlusconi ”da tenere riservato -evidenzia – non solo per questioni di sicurezza ma anche perquestioni di conoscenza da parte degli avversari politici”.

Contraria il pm Ilda Boccassini, un’intervista intelevisione, sostiene la rappresentate della pubblica accusa,non puo’ in alcun modo rappresentare un legittimoimpedimento, perche’ Berlusconi non e’ candidato premier ealtrimenti questo principio dovrebbe essere applicato a tuttii candidati alle elezioni.

In aula anche il pm dei minori Anna Maria Fiorillo, ilmagistrato di turno nella notte tra il 27 e 28 maggio 2010,quando Ruby venne fermata dagli agenti della squadra mobiledi Milano, scortata in questura e rilasciata soltanto dopouna telefonata di Berlusconi. La sua testimonianza, previstaper questa mattina, e’ legata alle decisioni del collegiopresieduto da Giulia Turri sulla richiesta dei legali delleader del Pdl.

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