Elezioni: la rete invasa dai ‘cinguettii’ dei politici

87 6, 1244 -

+++L’esperto: Pero’ paga di piu’ la qualita’. Meglio un tweet ben fatto che cento fuori bersaglio+++. (askanews) – Milano 2 feb – Antonio Di Pietro ad oggi ha twittato per ben 7.420 volte, qualche centinaio di tweet in piu’ dei 7.259 cinguettii di Nichi Vendola. Sempre nel medesimo periodo di rilevazione (gennaio 2913) Pierluigi Bersani ha generato 4.944 tweet, Luigi De Magistris 4.474 tweet, Roberto Formigoni attivissimo anche lui con 3.213. Eppoi a leggere la classifica troviamo Pierferdinando Casini con 2.705 tweet, Matteo Salvini con 2.145. E’ quanto emerge dalla ricerca ”WebPolitics-Osservatorio permanente sui personaggi politici online” di Reputation Manager, societa’ e’ leader in Italia nell’analisi della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, effettuata sugli account ufficiali su Twitter. Quasi ovviamente, la palma del piu’ attivo twittatore va a Beppe Grillo che ad oggi ha cinguettato per ben 7.493 volte, poco piu’ di Antonio Di Pietro e Nichi Vendola. Soltanto questi tre assieme hanno gia’ prodotto qualcosa come 22.000 tweet. ”Ma su twitter paga soprattutto la qualita’, ovvero il contenuto del tweet piu’ che la frequenza o la quantita”’ commenta Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Manager spiegando che ”e’ piu’ efficace la capacita’ di dialogo, la capacita’ di raccontare e un contenuto che sia incisivo e pertinente, piuttosto che un approccio massivo. Un singolo tweet ben mirato, puo’ valerne cento fuori bersaglio”. Sempre dai dati di WebPolitics, emerge ad esempio come i 93 cinguettii del professor Monti abbiano generato 19.308 retweet e 5.922 mentions, descrivendo un coefficiente di amplificazione di 271 volte. Oscar Giannino coi suoi soli 82 tweet ha generato 14.806 retweet e 1.653 mentions, con una capacita’ di amplificazione pari a 200,7. ”Questo e’ secondo me un uso virtuoso dello strumento -commenta Barchiesi-, che ritengo abbia un impatto migliore anche in termini di persuasione, rispetto ad un approccio martellante sull’utente con decine di tweet al giorno”. I dati dimostrano infatti che -ad esempio- i 7.493 tweet di Beppe Grillo hanno un valore in termini di amplificazioni pari solo a 8,9 (ovvero generano 62.746 retweet e 4.099 mentions), idem Nchi Vendola che ha un coefficiente di 8,6. Il leader del Pd Bersani ha un coefficiente di amplificazione di 10,8 ovvero i suoi quasi 5.000 tweet in un mese producono 40.476 retweet e 13.084 mentions, Nichi Vendola di 7.259. ”Tra i politici che twittano in maniera massiva, solo Di Pietro ha un coefficiente elevato -osserva Barchiesi- visto che i suoi 7.420 hanno generato qualcosa come 821.650 retweet”. ”Il grande impegno di De Magistris che si e’ prodotto in 4.474 tweet, e’ invece malamente ripagato. Per lui solo 2.105 retweet ed un coefficiente di amplificazione da temperatura di Cortina a capodanno”. com-min