Diritti tv: giudici, processo rinviato all’8 febbraio

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(askanews) – Roma, 1 feb – Slitta di una settimana il processo d’appello sui diritti tv di Mediaset, che vede Silvio Berlusconi condannato in primo grado a 4 anni per frode fiscale. Lo hanno deciso i giudici della seconda Corte d’appello di Milano, messi con le spalle al muro dalla ribellione degli avvocati, che hanno abbandonato l’aula dopo che si sono visti negare il legittimo impedimento presentato da Berlusconi. Ghedini e Longo sono stati sostituiti dall’avvocato Verdoliva, nominato d’ufficio a difendere l’ex capo del governo. Tutti gli altri, che hanno abbandonato l’aula per ”spirito di solidarieta’ nei confronti dei colleghi Ghedini e Longo” sono stati invece sostituiti da un altro legale, nominato d’ufficio a rappresentare tutti gli imputati. Gli avvocati nominati d’ufficio hanno chiesto una settimana di tempo per studiare le carte. I giudici d’appello hanno dunque rinviato il procedimento di una settimana. Venerdi’ prossimo, il sostituto procurato Laura Bertole’ Viale potrebbe prendere la parola e pronunciare la sua requisitoria con le conseguenti richieste di condanna. Ma, considerati i precedenti, non sono da escludere nuovi imprevisti o nuove mosse della difesa finalizzate a bloccare l’iter del processo. La Corte d’appello di Milano non ha revocato l’ordinanza relativa alla bocciatura del legittimo impedimento presentato da Berlusconi. I giudici hanno tuttavia rimodulato il calendario, fissando la maggior parte delle udienze dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio: dopo l’udienza di venerdi’ prossimo, 8 febbraio, si salta di quasi un mese e si va a sabato 2 marzo. Le udienze successive, sempre di sabato, sono previste il 9, 16 e 23 marzo. fcz/mau/rl