Elezioni: Maroni, tasse sul territorio in 75 giorni con legge… (1 upd)

MAG 5, 1243 -

(askanews) – Milano, 28 gen – Per raggiungere l’obiettivo ditrattenere sul territorio il 75% del gettito fiscale”bisogna modificare una legge dello Stato, non laCostituzione”. Per realizzare il primo punto del programmadella Lega Nord ”serve una legge dello Stato e deve farlo ilParlamento”. Lo ha evidenziato il segretario federale delCarroccio, Roberto Maroni, durante la presentazione dellelinee guida del programma elettorale sottoscritto da Pdl eLega Nord. Per la prima volta, Maroni indica anche latempistica: ”Se vinciamo le elezioni politiche – haassicurato – lo faremo nei primi 75 giorni di governo.

Altrimenti, le tre Regioni del Nord governate dalla Lega Nordavranno una forza e una massa tale da condizionare, anzicostringere, qualsiasi governo’.

E’ soprattutto per questo che Maroni sara’ particolarmentepresente nella regione ‘feudo’ del Carroccio: ”Faro’ quasitutta la mia campagna elettorale in Lombardia perche’ e’ inLombardia che voglio vincere. Sara’ una campagna elettoralemolto intensa, con circa 7 o 8 appuntamenti al giorno,intervallati da incontri con categorie e persone. Intelevisione andro’ poco, preferisco stare a contatto dellepersone”. Sulla possibilita’ di tenere comizi in tandem conl’alleato Silvio Berlusconi, Maroni preferisce nonsbilanciarsi: ”Finora non e’ previsto, ma se sara’ utile lofaremo”.

Il programma elettorale frutto dell’alleanza Pdl-Lega Nordconta 54 pagine ed e’ suddiviso in 10 capitoli. ”E’ unprogramma ricco e articolato – ha spiegato il leader delCarroccio – che parte da un presupposto: la volonta’ dicontinuare con la buona esperienza delle politiche realizzateLombardia in settori come welfare, sanita’, imprese eterritorio, infrastrutture. E’ un programma frutto delconfronto con il mondo delle imprese e della societa’ civile,ampiamente rappresentata nella lista che mi sostiene”.

La proposta choc, quella relativa al mantenimento del 75%delle imposte sul territorio regionale, fa parte del primocapitolo del programma, intitolato ‘a tutta impresa’. Icontenuti sono quelli gia’ preannunciati: ”Trattenere almenoil 75% delle tasse in Lombardia – ha tenuto ancora asottolineare Maroni – signifca avere 16 miliardi in piu’all’anno, 50 mln in piu’ al giorno”. Risorse che, nelleintenzioni, renderebbero possibili misure come l’azzeramentodell’Irap e una moratoria di tre anni alle imprese dagliadempimenti amministrativi e burocratici, ”tranne per quellaparte di regole che riguardano la salvaguardiadell’ambiente”.

Tra gli altri punti, l’introduzione di un regime triennale difiscalita’ di vantaggio finalizzato a contrastare ladelocalizzazione delle imprese e l’impegno a investire il 3%del pil regionale in ricerca e innovazione. Il secondo capitolo si chiama ”Sturt-uppiamo i giovanitalenti” e parte dalla creazione di un fondo regionale disostegno alla creativita’ dei giovani talenti destinato afinanziare i loro progetti imprenditoriali. Prevista anchel’istituzione di una no tax area, sempre di tre anni,dedicata esclusivamente alle imprese under 35. ”Il combinatodisposto di questi 2 punti – ha chiarito Maroni – e’ lacreazione di 115 mila nuovi posti di lavoro all’anno per treanni”. Il terzo capitolo e’ invece dedicato a scuola e welfare.

Sul fronte formativo, l’idea e’ quella di puntare sulrafforzamento dell’autonomia delle scuole specie per quantoriguarda la scelta degli insegnati e l’offerta didattica.

Quanto, invece, alle politiche di sostegno al reddito, ilprogramma Pdl-Lega Nord contiene l’introduzione del quozientefamiliare.”Vogliamo avere una fiscalita’ a misura difamiglia e dare avvio a misure di facilitazione e diesenzione per i nuclei familiari con 3 o piu’ figli”. Infine il capitolo sicurezza, con l’introduzione di unatask force regionale ”per un’Expo de-mafizzata”, ilrafforzamento e il miglioramento la gestione dei beniconfiscati alla criminalita’ organizzata e un maggiorpresidio del territorio anche attraverso le cosiddette’ronde’. ”Sono associazioni che si creano volontariamente eche sono registrate nelle Prefetture”, ha tenuto asottolineare Maroni che rivolto ai giornalisti ha precisato:”Le avete banalizzate, ma sono cose inventate da EmiliaRomagna che ci sono gia’ e sono in giro”. fcz/cam/ss