Crisi: Bagnasco, sprecare pesanti sacrifici gente sarebbe insulto

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(askanews) – Roma, 28 gen – ”Bisogna che le competenze miglioricooperino in uno sforzo solidale e cosi’ ogni istituzione,affinche’ si possa vedere e toccare il rilanciodell’occupazione e dell’economia; rilancio per il quale lagente ha accettato sacrifici anche pesanti. Tanto patrimoniodi responsabilita’ e rigore, di dignita’ e adattamento, nonpuo’ andare sprecato per colpa di alcuno, sarebbe un insulto,e invece si deve cominciare a vederne i frutti”. Lo ha dettoil presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco nellaprolusione al Consiglio Episcopale Permanente iniziato oggi aRoma fino al 31 gennaio. ”Non puo’ essere il capitale umano – ha aggiunto il card.

Bagnasco – quello che per primo viene messo in discussionequando un’industria e’ in sofferenza; se e’ approdata ad altilivelli e’ grazie al lavoro e all’apporto delle diversemaestranze, ed e’ ingiusto che proprio queste, per prime,vengano messe alla porta”. ”Vorremmo incoraggiare e sostenere – ha proseguito ilpresidente della Cei – quanti, nei diversi ruoli, vanno peril mondo ad assicurare credibilita’ e aprire nuovi sportellidi mercato. Vediamo lavoratori che si stringono di piu’ gliuni agli altri, che cercano di appoggiarsi reciprocamente inmodo generoso e intelligente. Vediamo famiglie chesolidarizzano, condividendo economie e risorse, scambiandotempo e servizi”.

Il presidente dei vescovi italiani affronta anche la crisisociale ed economica che i giovani vivono in questo momento,sottolineando che ”non sono per noi i nuovi invisibili, nondisposti ad arrendersi. A loro siamo particolarmente viciniin ogni momento di disillusione, ma anche in ogni tentativoche conducono: in ogni curriculum che inviano, ad ogni portaa cui bussano, siamo con loro per appoggiare la lorotenacia”.

dab/gc