Caso Ruby: Ghedini-Longo, a Milano impossibile giusto processo

AGO 2, 1243 -

(askanews) – Roma, 28 gen – ”La decisione del Tribunale diMilano di revocare l’unico teste rimasto della difesa e’sintomatica dell’atteggiamento del giudicante nei confrontidel Presidente Berlusconi. Non solo si continua il processodurante la campagna elettorale ma, prendendo a pretesto lespese di viaggio della teste, si e’ provveduto alla suarevoca menomando gravemente i diritti della difesa,dimenticando che vi e’ una lettera di un avvocato che attestala impossibilita’ della teste stessa ad essere presente. Fral’altro risultava pacificamente che non vi era mai statanessuna comunicazione formale da parte della teste per lespese se non una generica nota di un’agenzia di viaggio.

Ma cio’ che e’ piu’ grave e’ la decisione assunta dalTribunale, senza neppure sentire la difesa e perfino senzaimpulso della pubblica accusa, di citare come teste il PMd.ssa Fiorillo le cui dichiarazioni rese a suo tempo eranostate gia’ acquisite agli atti su accordo delle parti”. E’quanto sottolineano l’avvocato Piero Longo e l’avvocatoNiccolo’ Ghedini, legali di Silvio Berlusconi.

”E’ evidente che dopo la precisa testimonianza delprocuratore capo d.ssa Frediani che escludeva qualsiasiantigiuridicita’ nella telefonata del presidente Berlusconi enell’operato della polizia, dovendosi conseguentementepervenire ad una sentenza assolutoria, si cercanopervicacemente argomenti contrari a questo assunto. Taledecisione e’ pacificamente contro il presidente Berlusconiperche’ si appalesa quale tipico pregiudizio. A cio’ siaggiunga che tale testimonianza si pretende sia resa in pienacampagna elettorale.

E’ ormai fin troppo chiaro – concludono i due parlamentariPdl – che il tanto declamato giusto processo e’ impossibile aMilano”. com/vlm