Crisi: Card.Scola, nuove generazioni stanno peggio di quelle passate

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(askanews) – Roma, 26 gen – ”I giovani sono come pesci nel maredel web. La franchezza con cui i ragazzi si esprimono suimezzi di comunicazione ci parla di quanto la liberta’ siafondamentale nella nostra societa’, che sta attraversando unmomento di transizione. Ci sono pero’ due aspetti daconsiderare”. Lo ha affermato, come riporta il sito dellaChiesa di Milano, l’arcivesco, cardinale Angelo Scola, allapresentazione del rapporto ‘Nuove generazioni. Comunicazionefuturo’ presso l’Istituto dei Ciechi di Milano in occasionedella festa del patrono dei giornalisti, san Francesco diSales.

”Il primo – ha spiegato Scola – e’ che spesso” laliberta’ ”viene praticata in modo riduttivo, come sempliceliberta’ di scelta, sganciata dal bene e dal male. Il secondoe’ che la liberta’, tanto conclamata, spesso e’ pocorealizzata: questa e’ la prima volta che le nuove generazionistanno peggio di quelle che le hanno precedute”. Eccoperche’, secondo il cardinale Scola, ”l’interesse deigiovani verso l’informazione e’ un bene, ma non basta se nonva di pari passo con processi di attuazione che costringano asperimentare la vera liberta”’.

Dunque non esiste liberta’ senza aggancio alla realta’, unaltro dei nodi centrali quando si parla di informazione, comespiega ancora l’Arcivescovo di Milano: ”I ragazziintervistati dall’indagine del Toniolo si sono dimostraticapaci di distanza critica, distinguendo bene tra lapossibilita’ di accesso illimitata alle notizie e la loroaffidabilita’. Questo ci dice molto sull’importanza, per glioperatori della comunicazione, di rendere la realta’ cosi’com’e”’.

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