Giustizia: Lupo, sconfitte inerzia su circoscrizioni e corruzione(1 upd)

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(askanews) – Roma, 25 gen – ”L’intollerabile inerzia” che hacaratterizzato la necessaria revisione delle circoscrizionigiudiziarie e la riforma dei reati di corruzione e’ statafinalmente sconfitta ed il merito e’ del governo guidato daMario Monti, attraverso il lavoro compiuto dal ministro dellaGiustizia, Paola Severino. Lo afferma il primo presidentedella Corte di Cassazione, Ernesto Lupo, nel corso della suarelazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Per quanto riguarda la revisione delle circoscrizioni Lupodefinisce ”risultato storico” la nuova riorganizzazionedella giustizia sul territorio italiano. Sul fronte dellariforma dei reati di corruzione per l’alto magistrato si e’posta ”finalmente mano a una incisiva azione di contrasto”a una ”storica piaga del nostro paese”. Lupo spiega che sulle circoscrizioni ”e’ doveroso dareatto al governo di aver posto fine a tale pluridecennaleintollerabile inerzia, emanando un decreto legislativo eavviando concretamente un processo che non e’ enfaticodefinire epocale, superando resistenze e obiezionilocalistiche” ed una distribuzione territoriale degli ufficidi ”stampo ottocentesco”. Di questo risultato, che ”nonesitiamo a definire storico, va dato merito particolare allatenacia e alla fermezza del ministro della Giustizia”.

Anche sulla corruzione, continua Lupo, ”va dato atto algoverno di avere concretamente dimostrato consapevolezzadell’esigenza di porre mano finalmente a una incisiva azionedi contrasto alla corruzione, che rappresenta una storicapiaga del nostro Paese, al pari della criminalita’ mafiosa”.

Negli ultimi venti anni il fenomeno corruttivo, in ambitopolitico, amministrativo e economico ”e’ andato crescendo ingravita’ e diffusione. A tale allarmante espansione – dice ilmagistrato – non aveva corrisposto fino ad ora alcunasignificativa reazione politica e legislativa, al punto chesi e’ omesso per undici anni finanche di procedere allaratifica della Convenzione penale sulla corruzione fatta aStrasburgo il 27 gennaio 1999”. Per Lupo in un Paese riccodi annunci ma ”carente di realizzazioni dobbiamo constatareche la legge promessa e’ stata approvata ed e’ entrata invigore. Quali che siano le valutazioni sulle nuovefattispecie penali – conclude il presidente della Cassazione- nessuno puo’ negare che questa riforma interrompafinalmente un troppo lungo periodo d’inerzia e diindifferenza legislativa, che ha finito per alimentare ilfenomeno corruttivo”.

fdv