Unipol: giudici, stop a processo, sentenza su Berlusconi dopo elezioni

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(askanews) – Milano, 17 gen – Si ferma fino a dopo le elezioni ilprocesso sul passaggio di mano dell’intercettazionetelefonica tra Fassino e Consorte. Lo hanno deciso i giudicidella Quarta Sezione penale del Tribunale di Milano,accogliendo la richiesta avanzata dai difensori di SilvioBerlusconi, imputato insieme al fratello Paolo per concorsoin rivelazione di segreto d’ufficio. Slitta cosi’ anche lasentenza, inizialmente prevista per la prima settimana difebbraio. Il presidente del collegio, il giudice Oscar Magi,la rinviato la camera di consiglio al 7 marzo, sospendendoanche il calcolo dei termini di prescrizione. Una decisione,ha chiarito il giudice in aula, giustificata da ”motivirilevanti” e ”non puramente dilatori”.

La vicenda risale al 2005, durante la stagione dellescalate bancarie. Il 31 dicembre di quell’anno ‘Il Giornale’della famiglia Berlusconi pubblico’ in prima pagina ilcontenuto di un’intercettazione telefonica tra Piero Fassinoe Giovanni Consorte, dove l’allora segretario dei Ds chiedevaal numero uno di Unipol ragguagli sull’esito del tentativo discalata a Bnl (”allora, abbiamo una banca?”).

Un’intercettazione disposta dai magistrati milanesi titolaridel filone di inchiesta sui ‘furbetti del quartierino’ ma nonancora trascitta in atti di indagine, e percio’ coperta dasegreto istruttorio. Oggi l’arringa dell’avvocato MassimoMontesano, uno dei difensori di Berlusconi, che ha chiesto alTribunale di assolvere il leader del Pdl ”senza se e senzama”.

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