Mali: Prodi, Hollande obbligato ma l’Ue si curi dell’Africa (Unita’)

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(askanews) – Roma, 17 gen – ”Su tanti episodi bellici, tra cuila guerra in Libia, ho manifestato profondi dubbi. Stavoltaposso dire che non vi erano strumenti di intervento, se nonquelli militari, per evitare che si consolidasse una zonafranca terroristica nel cuore dell’Africa”. Romano Prodi, inun’intervista all’Unita’, interviene cosi’ a proposito dellaguerra in Mali e spiega che il suo ”impegno e’ quello dioperare affinche’ l’Africa non sia vista dall’Europa edall’Italia come un campo di battaglia da evitare, bensi’come un campo di cooperazione su cui investire. Perche’ gia’oggi l’Africa e’ un continente strategico”.

Ribadendo di non essere ”un bellicista”, l’inviatospeciale dell’Onu per il Sahel spiega che in questo caso nonvi erano altri strumenti ma ”occorrera’ fare di tutto perriprendere i colloqui, e il mio impegno va in questadirezione”. La Francia – assicura l’ex presidente delConsiglio – non e’ sola ”in tutta la mia vita politica, nonho mai trovato tanta unita’ nel Consiglio di sicurezzadell’Onu come in questi giorni”. La posizione dell’Italiache ha offerto la sua disponibilita’ a fornire sostegnologistico aereo ma no truppe di terra ”e’ in linea conquella delle altre cancellerie europee. Anche qui, in chiaveeuropea rare volte si e’ manifestata un’analoga convergenzadi intenti”.

Allargando l’orizzonte Prodi sottolinea come l’Africa”sia un’area strategica. E’ il Continente unico al mondo cheha un enorme territorio e una popolazione ancorarelativamente contenuta. L’Africa ha risorse, materie prime,potenzialita’ enormi. E’ il Continente in cui nel futurocercheremo cibo, materie prime ed energia”.

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