Governo: D’Alema, con Monti immagine Italia risollevata. La miglioreremo

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(askanews) – Roma, 16 gen – ”Io in pensione? Voglio continuarea lavorare e ad impegnarmi, anche per dimostrare che lapolitica non e’ soltanto essere candidati”. Lo ha detto Massimo D’Alema, ospite di Tgcom24 nel corsodi una intervista in cui ha toccato diversi temi.

Riferendosi al governo Monti D’Alema ha affermato: ”SottoBerlusconi l’Italia era caduta a un punto mai raggiunto discarsa credibilita’, con Monti l’immagine del paese si e’risollevata. Intendiamo continuare a risollevarla e penso cheBersani abbia tutte le caratteristiche per farlo. Monti none’ un incubo, ha svolto un ruolo utile per il paese, in unadrammatica emergenza. Ora il paese ha bisogno di altro, dilavoro e di giustizia sociale. Il centrosinistra puo’rispondere a questi bisogni nuovi del paese”. Quanto all’ingresso in politica, ”Monti -secondo D’Alema-avrebbe dovuto rimanere fuori dalla mischia, e’ un giudiziopolitico personale che non intacca la stima, ma penso cheabbia sbagliato”.

Ancora sul suo futuro, ”il mio ufficio e’ a Bruxelles,sono un pendolare. Se Bersani riterra’ di avere bisogno dime, sanno dove sono e possono trovarmi. Non sono candidato mavoglio partecipare al dibattito e al confronto civile. Sonosereno, vado in giro a sostenere altri e non me stesso.

Questo da’ una certa serenita’. Dispiaciuto di non stare inParlamento? No. Stare in Parlamento e’ un lavoro, non e’ unpiacere, la politica e’ un piacere e quella continuero’ afarla”.

D’Alema ha anche espresso un rammarico per l’occasionepersa con la bicamerale per le riforme che era statapresieduta proprio da lui: ”Se la Bicamerale avesse avutosuccesso e Berlusconi non avesse impedito le riforme, lanostra democrazia starebbe meglio e avremmo risolto moltiproblemi. Bisogna ripartire da una democrazia che funzionimeglio. Il paese puo’ essere piu’ democratico e piu’efficiente. Le riforme sono scritte, occorre la forzapolitica per farle. Berlusconi, certamente, non e’ statol’uomo delle riforme”. Rispetto al tema Quirinale e alla domanda sullapossibilita’ di una sua candidatura, D’Alema ha risposto:”Ci fu in passato un’indicazione del centrosinistra ma cifurono subito opposizioni perche’ ero troppo schierato. Forsel’obiezione era anche fondata. Fui io anzi allora a suggerireNapolitano, tra le tante cose fatte nella mai vita questa laconsidero assolutamente giusta, infatti i risultati sonostati positivi. Non ricordo uno che si sia candidato al Collee che poi sia stato eletto. Ogni volta che qualcuno si e’candidato non e’ stato eletto. Monti? Ha molte chance dicontinuare a fare il Senatore. Io ministro degli esteri? Seinvece di pensare cosa fara’ chi dovremmo mettere al centrodella campagna elettorale qualche riflessione su come igiovani possano trovare un lavoro. al centro vanno rimessi iproblemi del paese”. Qual e’ la ricetta per uscire dalla crisi? ”Credo -hadetto D’Alema- che si possa combinare il rigore e unapolitica di crescita. Il problema dell’Italia non sono letasse ma lavoro e crescita economica. Se ci sono queste duecose si possono anche abbassare le tasse”. min