Lombardia: Albertini, su Formigoni la mia non era una minaccia

77 1, 1237 -

(askanews) – Roma, 14 gen – ”Vorrei chiarire cosa intendevodire. Quando mi ha comunicato, in anticipo, di una settimanache avrebbe fatto la scelta che poi ha fatto, cio’ di tornarenei ranghi del Pdl, avevamo convenuto che ci saremmo lasciatida gentiluomini senza polemizzare l’uno per la sceltadell’altro. Quando mi hanno chiesto se mi sentissi tradito daFormigoni, ho solo detto che non mi meraviglia, che e’ unacosa che accade, in fondo i politici di professione fannoscelte di convenienza, la mia proposta non era piu’praticabile ed e’ andato altrove. La risposta di Formigoni e’stata insultante, ha iniziato a parlato di poltrone. E’ fuoridalla mia logica e anche dalle scelte che ho fatto. Ho solovoluto sottolineare il fatto che e’ meglio che lui non parlidi poltrone perche’ ha solo da perdere. La mia replica nonera una minaccia ma un avvertimento pubblico di essere ungentiluomo come abbiamo deciso di rimanere. Se Formigoni nonmi tira altri schiaffi non replichero’ piu”’. Cosi’ GabrieleAlbertini chiarisce a Tgcom24 le parole rivolte a Formigoni.

”Ambrosoli si inquieta? Non ha motivo di farlo. Semmai puo’rallegrarsi perche’ il suo campo e’ piu’ unito del nostro.

Non facevo alcun riferimento a fatti di natura legale. Orapero’ parliamo di programmi e di come affrontare le questioniserie. Berlusconi? Ogni volta che parla manderei il nastrodelle dichiarazioni del 9 ottobre da Palazzo Grazioli in cuilui diceva di essere lieto di fare il padre nobile del Pdl.

Bisognerebbe farglielo risentire perche’ capisca quanto hacambiato registro per copiare la Lega. Il Pdl non esiste piu’e’ solo una propaggine della Lega”.

com/rus