Carceri: Severino, su pene alternative occasione persa

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(askanews) – Roma, 10 gen – ”Quando si visitano luoghi come SanVittore o Poggioreale e si vede con i propri occhi lasofferenza di chi vi e’ detenuto, ci si rende drammaticamenteconto di come ogni giorno dietro le sbarre sia una sofferenzain piu’. Il mio avvilimento dopo la sentenza della Corte diStrasburgo e’ dovuto a questo: sapere di avere affrontato ilproblema di quelle persone, di averlo avviato verso lasoluzione ma di non averlo definitivamente risolto, perche’occorre dell’altro tempo”. Cosi’ il ministro dellaGiustizia, Paola Severino, in un’intervista ad ”Avvenire”torna ad esprimere il suo rammarico per la mancataapprovazione del ddl sulle misure alternative, per ”iltaglio dei fondi destinato al lavoro dei detenuti. Orarestano 16 milioni, ma mi sono impegnata ad aumentare lasomma” e auspica di riaprire il carcere calabrese diArghilla’ rimasto come un esempio di ”dispendio del denaropubblico”. Le soluzioni strutturali sollecitate anche dalla Corte diStrasburgo, evidenzia, ”devono portare a un cambio di rotta:il carcere deve essere l’extrema ratio. Questo Parlamentoaveva una grande chance e l’ha sprecata. Mi auguro che laprossima legislatura sappia coglierla, considerandola unapriorita’ per il nostro Paese”. Severino parla anche degliinterventi di edilizia carceraria ”nonostante glistanziamenti originari siano stati decurtati di 228 milioni,il piano e’ stato rimodulato per consegnare entro il 31dicembre 2014 11.700 posti letto, ossia 2.273 in piu’rispetto al progetto precedente. La popolazione di detenutie’ scesa da 68.047 ai 65.747 di oggi Ottimi numeri, ma anchequesto intervento da solo non bastava. Cosi’ siamo partitidai disegni di legge presentati in Parlamento e abbiamoscritto il ddl sulle misure alternative”. Ma, conclude ilguardasigilli, ”purtroppo il Senato non ha varato il testoin via definitiva, nonostante il provvedimento fosse statoapprovato alla Camera a larghissima maggioranza”.

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