Lavoro: Di Pietro, Monti bugiardo o incapace, disoccupazione aumenta

DIC 9, 1236 -

(askanews) – Roma, 8 gen – ”A ogni rilevazione Istat ilrisultato peggiora. Quella che riguarda il novembre dell’annoscorso dice che il 37,1% dei giovani sono disoccupati, piu’di quanti ce ne siano mai stati nella storia recenteitaliana. Secondo la stessa Unione europea, significa che nelnostro Paese c’e’ un ”elevato rischio” di finire ”nellatrappola della poverta”’. E’ quanto scrive sul suo blog illeader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Secondo il presidente IdV ”la signora Fornero raccontache la colpa e’ di tutti tranne che sua e del governo Monti.

Ma i dati la sbugiardano: nel corso dell’anno in cui lei e ilcandidato Monti si sono dati da fare per salvare l’Italia ladisoccupazione giovanile e’ salita di ben cinque puntipercentuali.Con la riforma delle pensioni la situazione e’peggiorata, come avevamo previsto sin dal primo momento noidell’Italia dei Valori, e in futuro peggiorera’ ancora. Bastafare due conti: la controriforma, bloccando i pensionamenti,ha impedito che si liberassero quasi un milione di posti dilavoro. Se gli anziani non vanno in pensione, come si fa apensare che i giovani trovino lavoro?”.

”Monti e la signora Fornero dicevano che i giovaniavrebbero trovato comunque piu’ lavoro – attacca l’exmagistrato – perche’, grazie alla cancellazione dell’art. 18,l’economia avrebbe ripreso slancio e le aziende estereavrebbero investito in Italia. O sono bugiardi o sonoincapaci. L’eliminazione dell’art. 18 non ha portato un soloeuro di investimento estero e non ha creato un solo posto dilavoro. Se Bersani dice di voler governare con Monti e di nonvoler modificare le leggi di Monti che hanno portato a questodisastro, significa che vuole proseguire su questa stradaanche dopo aver visto che cosa comporta. Vuol tenere gliocchi chiusi pur di non riconoscere un errore e unfallimento. Ma se sbagliare e’ umano, perseverare e’diabolico”.

”Non basta ritoccare un pochettino il percorso – spiegaDi Pietro – ma cambiare strada del tutto. Ci vuole unaRivoluzione civile, quella che proponiamo noi e che proponeAntonio Ingroia. Bisogna fare scelte radicalmente diverse cheaiutino lo sviluppo, smettano di strangolare con le tasse sullavoro le piccole e medie imprese e restituiscano ailavoratori i loro diritti. Per questo domani mattina alle 10,con una delegazione del Comitato promotore, saremo inCassazione per depositare le firme per i referendum chechiedono di ripristinare l’art. 18 e cancellare l’art.8,quello che svuota di significato i contratti nazionali dilavoro”. ”Invitiamo tutti i cittadini a venire con noi o apartecipare – conclude Di Pietro – via twitter con noi, conl’hashtag #lottoperildiciotto. Per iniziare dal basso, connoi e con Antonio Ingroia, la Rivoluzione civile di cui icittadini, e i giovani piu’ di tutti, hanno bisogno”.

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