Carceri: Severino, avvilita da condanna Cedu ma c’era da aspettarselo

98 9, 1235 -

(askanews) – Roma, 8 gen – ”Sono profondamente avvilita mapurtroppo l’odierna condanna della Corte europea deidiritti dell’uomo non mi stupisce”. Cosi’ il ministro dellaGiustizia, Paola Severino, commenta, in una nota, la sentenzadella Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sulsovraffollamento carcerario italiano. ”In questi tredici mesi di attivita’ – aggiunge – ho datola priorita’ al problema carcerario: il decreto ‘salvacarceri’, il primo provvedimento in materia di giustiziavarato un anno fa dal consiglio dei ministri e divenuto leggenel febbraio del 2012, ha consentito di tamponare unasituazione drammatica. I primi risultati li stiamoconstatando: i detenuti che nel novembre del 2011 erano68.047 sono oggi scesi a 65.725 in quanto il provvedimento hainciso sul fenomeno delle cosiddette ‘porte girevoli’, valea dire gli ingressi in carcere per soli due-tre giorni, esulla durata della detenzione domiciliare allungata da 12 a18 mesi”.

”Tuttavia – prosegue Severino – questa misura da sola none’ sufficiente. Mentre continuiamo a lavorare sul pianoedilizia carceraria, servono altre misure strutturali, comeci suggerisce la stessa Corte europea di Strasburgo. Il ddldel governo sulle misure alternative alla detenzione andavaesattamente in questa direzione. Il Senato ha pero’ ritenutoche non ci fossero le condizioni per approvare in viadefinitiva il provvedimento, seppure su di esso la Camera sifosse espressa ad amplissima maggioranza. La mia amarezza,torno a ribadirlo, e’ grande: non e’ consentito a nessunofare campagna elettorale sulla pelle dei detenuti.

Continuero’ a battermi – come ministro ancora per pochesettimane e poi come cittadina – perche’ le condizioni dellepersone detenute nelle nostre carceri siano degne di un paesecivile”.

com/map