Francia, riforma pensioni, oggi voto fiducia, ancora scioperi

A Parigi metro chiusa in varie stazioni per richiesta prefettura

MAR 20, 2023 -

Roma, 20 mar. (askanews) – Giornata ad alto rischio per l’esecutivo francese alla prova con la delicata riforma delle pensioni. Questo lunedì l’Assemblea nazionale dovrebbe studiare le mozioni di censura presentate dopo il discorso di Elisabeth Borne all’emiciclo di giovedì scorso. Allo stesso tempo, il movimento sociale contro la riforma delle pensioni continua, con scioperi in diversi settori, trasporti in primo luogo. Alla SNCF il traffico sarà interrotto questo lunedì, in condizioni simili a quelle degli ultimi giorni. Pertanto, la società prevede di gestire più di quattro TGV Inoui e Ouigo su cinque, nonché due treni TER su tre, in media nazionale. Allo stesso modo, tre Intercité su cinque dovrebbero circolare di giorno e nessuno di notte. In Île-de-France, anche le reti gestite da Transilien dovrebbero essere interrotte. Il traffico sarà normale sulla RER A e “da normale a quasi normale” sui tram T4, T11 e T13 nonché sulle linee K e H. Un treno su due circolerà in media sulla RER B e sulla linea R. Due su di tre treni sono previsti sulla RER C e sulle linee J, L e N. Tre treni su quattro dovrebbero circolare sulla linea P e RER E, due su cinque sulla RER D e uno su tre sulla linea U, secondo SNCF. Inoltre, a lungo termine, la SNCF prevede difficoltà durature questa settimana: a livello nazionale, il gruppo prevede ulteriori interruzioni martedì, mentre in Île-de-France, Transilien prevede difficoltà “fino al fine settimana”. I sindacati del gruppo restano mobilitati contro i piani del governo: “Le nostre organizzazioni sono impegnate a moltiplicare fin da questo fine settimana azioni e iniziative unitarie in tutti i territori, sia in azienda che a livello interprofessionale, e a venire a discutere in assemblea generale lo svolgimento del conflitto . Decidono di invitare i ferrovieri a mantenere lo sciopero e ad agire in maniera massiccia giovedì prossimo, 23 marzo, data fissata dall’intersindacale, e a partecipare alle manifestazioni”, hanno annunciato venerdì in un comunicato. Da parte sua, la RATP ha detto a Le Figaro di non aspettarsi particolari disturbi sulla sua rete lunedì. Autobus, tram e metropolitane dovrebbero quindi funzionare senza intoppi. Tuttavia, diverse stazioni situate vicino a Place de la Concorde, all’Assemblea nazionale e agli Champs-Élysées, saranno chiuse “dalle 11:00”, su richiesta della questura. Troviamo quindi le fermate Argentina, Georges V, Champs Élysées Clemenceau, Franklin D. Roosevelt, La Tour-Maubourg, Invalides, National Assembly, Solférino, Varenne, Musée d’Orsay e Charles de Gaulle-Etoile. I collegamenti non saranno disponibili in queste stazioni e riapriranno solo con l’autorizzazione della prefettura, specifica la regione Ile-de-France. La situazione dovrebbe rimanere calma per quanto riguarda il traffico aereo: venerdì, la Direzione generale dell’aviazione civile (Dgac) ha annunciato che solo due aeroporti dovrebbero essere interessati da cancellazioni preventive dei voli a seguito del movimento sociale. L’amministrazione ha quindi chiesto alle compagnie aeree di “ridurre il loro programma di volo del 30% all’aeroporto di Parigi-Orly e del 20% all’aeroporto di Marsiglia-Provenza”. Nonostante queste “misure preventive”, è probabile che si verifichino ulteriori interruzioni e ritardi, ha avvertito la DGAC nel suo comunicato stampa.