Oltre 1.600 morti in Turchia e Siria dopo le forti scosse di terremoto

Il sisma ha provocato anche forti danni al patrimonio culturale

FEB 6, 2023 -

Roma, 6 feb. (askanews) – Forti scosse di terremoto hanno colpito la Turchia, la prima vicino al confine con la Siria. La prima scossa, di magnitudo rivista a 7.7, è stata registrata alle ore 02:17 e ha colpito l’Anatolia, nella zona di Gaziantep, vicino al confine con la Siria. La seconda scossa di terremoto, di magnitudo 7.7 è stata registrata nella parte centrale della Turchia alle 10:24 Gmt, le 11:24 in Italia. La scossa è stata avvertita anche a Damasco, Latakia e altre zone della Siria, secondo l’Agenzia sana. Pochi minuti dopo è stata registrata un’ulteriore replica nella stessa zona, con magnitudo 6.0. Il sisma è stato registrato a 59 chilometri a nord-est della città di Kahramanmaras, a una profondità di circa 10 chilometri. La nuova scossa è avvenuta mentre continua salire il bilancio delle vittime della prima scossa di magnitudo 7.7. Secondo l’Agenzia per la gestione dei disastri del Paese le vittime in Turchia, dopo le violente scosse di terremoto che si sono susseguite, sono arrivate a segnare 1.014 morti, scrive Anadolu. Si contano anche 2.824 edifici crollati a seguito del terremoto in Turchia, ha aggiunto il capo del Dipartimento per la gestione dei disastri e delle emergenze Yunus Sezer. Si tratta del “più grande disastro che abbiamo vissuto dal secolo scorso dopo il terremoto di Erzincan del 1939”, ha detto ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Ankara, ha aggiunto Erdogan, ha ricevuto offerte di assistenza da oltre 45 paesi dopo il terremoto. Anche “l’Ucraina è pronta a inviare un gran numero di operatori umanitari in Turchia per aiutare ad affrontare la crisi. Stiamo lavorando a stretto contatto con la parte turca per coordinare il loro dispiegamento”, ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Al momento proseguono le operazioni di ricerca e soccorso e oltre 9.000 persone sono coinvolte sul campo. Anche in Siria si aggrava il bilancio delle vittime: è salito a 592 morti nel Nord della Siria il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto avvenuto prima dell’alba e con epicentro in Turchia, secondo il ministero della Salute e dei soccorritori nelle zone ribelli. Secondo i dati del ministero della Salute riportati dall’agenzia di stampa ufficiale Sana, 371 persone sono morte e 1.089 ferite nelle aree governative. I Caschi Bianchi, soccorritori che si trovano nelle zone ribelli, hanno riportato 221 morti e 419 feriti, aggiungendo che questa valutazione è provvisoria. Il sisma che ha colpito Turchia e Siria ha inferto forti danni al patrimonio culturale dei due paesi. In Turchia il castello di Gaziantep è in parte crollato. Anche la cittadella di Aleppo, in Siria, è stata vittima del terremoto. In Siria, la Direzione Generale dei Beni e dei Musei afferma che la Cittadella di Aleppo, “patrimonio mondiale dell’UNESCO, è stata danneggiata dal terremoto”. Un team di specialisti è stato inviato “per ispezionare il sito e valutare i danni”, ha dichiarato Hammam Saad, direttore generale della Direzione siriana dei musei, delle attrazioni turistiche e del patrimonio. In Turchia il castello di Gaziantep, patrimonio mondiale dell’Unesco , ha subito gravi danni. Alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est dello storico castello nel distretto centrale di Sahinbey sono stati distrutti dal terremoto, i detriti sono stati sparsi sulla strada. Anche la cupola e il muro orientale della storica moschea Sirvani, che si trova accanto al castello e che si dice sia stata costruita nel XVII secolo, è parzialmente crollata. Dmo/Ihr/Vgp/Int14