Amb.Italia e min.Giustizia Romania su Convenzione anticorruzione

Seminario su adesione Bucarest a Ocse

NOV 2, 2022 -

Roma, 2 nov. (askanews) – L’Ambasciata d’Italia e il ministero della Giustizia di Romania hanno organizzato il 31 ottobre, presso la Residenza d’Italia, il seminario “Adesione della Romania all’OCSE: la Convenzione Anticorruzione. Condivisione dell’esperienza italiana”. All’evento, aperto dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, sono intervenuti Luca Niculescu, Segretario di Stato al ministero degli Affari Esteri di Romania e Coordinatore Nazionale per il processo di adesione della Romania all’OCSE; Mihai Pasca, Segretario di Stato al ministero della Giustizia di Romania; Lorenzo Salazar, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli e Vice Presidente del Working Group on Bribery dell’OCSE; e Antonio Gullo, Professore ordinario di Diritto penale presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma, già Sottosegretario alla Giustizia. La Convenzione anticorruzione dell’OCSE rappresenta un importante strumento giuridico a disposizione delle Parti per combattere foreign bribery e assicurare condizioni di parità a livello globale nel commercio internazionale e nella realizzazione degli investimenti. Come riconosce l’ultimo rapporto sull’Italia del Gruppo di Lavoro OCSE sulla corruzione, il nostro Paese ha promosso l’attuazione della Convenzione e contribuito in modo significativo agli sforzi anticorruzione in molteplici sedi internazionali, conducendo diversi programmi di “capacity building”. Il rapporto accoglie con favore l’istituzione presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano di un Tavolo Inter-istituzionale di Coordinamento Anticorruzione. Inoltre, l’annuale Italian Business Integrity Day (IBID) viene riconosciuto quale sforzo innovativo di sensibilizzazione sulla materia. Il percorso della Romania verso l’adesione all’OCSE include la necessità di sviluppo di un approccio strategico per attuare i valori e gli standard della Convenzione anticorruzione. In questo senso l’esperienza dell’Italia, richiamata dai partecipanti al seminario, può rappresentare un efficace riferimento per le Istituzioni romene. Come ricordato dal Sostituto Procuratore Generale Salazar, “la lunga esperienza maturata dall’Italia nel settore del contrasto alla corruzione internazionale sosterrà il processo di avvicinamento della Romania alla convenzione antibribery dell’OCSE ed al suo Gruppo di monitoraggio, nella prospettiva dell’adesione del Paese all’Organizzazione di Parigi”. “La lotta alla corruzione è una sfida cruciale per la comunità internazionale, che non può essere vinta senza la partecipazione attiva delle imprese in partenariato con il settore pubblico”, ha osservato il Professor Gullo. “Nel percorso teso ad assicurare la parità di condizioni concorrenziali, l’integrità dell’impresa va perseguita anche attuando efficaci strategie di contrasto dei reati economici. L’Italia ha sviluppato un modello internazionalmente apprezzato di responsabilità penale d’impresa, volto a coinvolgere le persone giuridiche nel controllo condiviso del rischio corruzione, attraverso programmi di compliance”. L’Ambasciatore Durante ha sottolineato come “l’evento di oggi contribuisce al rafforzamento delle relazioni tra Romania e Italia e rappresenta una rilevante opportunità per la discussione e lo scambio di buone pratiche in questo ambito, anche alla luce della recente valutazione dell’Italia nel quadro dell’attuazione della Convenzione anticorruzione dell’OCSE”. A sua volta, il Segretario di Stato Luca Niculescu ha ribadito l’impegno resoluto dellla Romania a continuare la lotta contro la corruzione, nel contesto dell’adesione della Romania a OCSE. Il rafforzamento del dialogo RO-Italia in ambito OCSE conferma nuovamente il partenariato strategico rafforzato tra i due Paesi. Inoltre, il Segretario di Stato Mihai Pa?ca ha precisato che il ministero della Giustizia di Romania è preparato per l’esercizio di valutazione che sarà effettuato da WGB e che a tal fine il ministro della Giustizia ha firmato la richiesta formale di adesione alla Convenzione anticorruzione.