I dubbi Usa: e se fosse Mosca a voler usare la “bomba sporca”?

Modello di accuse già usato da Putin, anticipa azione speculare

OTT 26, 2022 -

Milano, 26 ott. (askanews) – Come un déjà vu. Il timore sarebbe un ritorno alle menzogne che hanno preceduto il 24 febbraio, ma questa volta a un livello molto più alto in termini di escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. Per molti osservatori occidentali, la “bomba sporca” di cui Mosca accusa Kiev, è un pretesto, una copertura per piani esattamente speculari. Insomma, potrebbe essere russa e non ucraina l’intenzione di usare un ordigno che non crea un’esplosione atomica che appiattisce città, ma diffonde rifiuti tossici e può contaminare anche mille chilometri quadrati. SCAMBIO DI ACCUSE Oggi il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, dopo la serie di telefonate avute con omologhi statunitense, britannico e francese ha espresso le stesse “preoccupazioni per le possibili provocazioni dell’Ucraina con l’uso di una “bomba sporca”” anche al ministro della Difesa cinese Wei Fenghe durante i colloqui. Ieri il Cremlino ha avvertito l’Occidente che era pericoloso respingere le posizioni di Mosca, contenute nella lettera alle Nazioni Unite con i dettagli delle sue accuse a Kiev. Dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha suggerito che i russi potrebbero usare le accuse come copertura per piani per un attacco simile. Mentre l’operatore nucleare ucraino ha dichiarato in queste ore che la Russia sta svolgendo un lavoro segreto presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, suggerendo che potrebbe avere in programma di usare proprio la struttura per produrre una bomba sporca di cui invece sta accusando l’Ucraina. Il tutto dopo le vicende altamente preoccupanti che hanno riguardato l’impianto atomico, compreso il rapimento temporaneo del suo direttore. “SFERRAGLIARE DELLA SCIABOLA NUCLEARE” In un briefing del Dipartimento di Stato, la posizione Usa è emersa con chiarezza e nel dettaglio. “Il tipo di retorica che abbiamo sentito costantemente dalla Russia nel corso di questo conflitto, lo sferragliare della sciabola nucleare e ora i riferimenti alla falsa accusa di un uso di una bomba sporca è irresponsabile” ha affermato Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato nel consueto briefing. Già perchè ormai quando la Russia formula accuse, torna inevitabilmente il ricordo di febbraio e della retorica di Mosca che descriveva la Russia come potenziale aggredito e l’Ucraina come aggressore. Insomma un déjà vu. “TRACK RECORD” “È preoccupante – prosegue Price – anche perché la Russia ha un track record”, ovvero si potrebbe dire in questo caso un curriculum. “E sia che lo chiami immagine speculare, sia che lo chiami proiezione, siamo preoccupati perché la Russia ha dimostrato di usare un modello in cui accusa gli altri di ciò che in definitiva sta pianificando”. Al Dipartimento non nascondono quindi inquietudine. “Siamo sempre preoccupati quando sentiamo questo tipo di affermazioni palesemente false e pretestuose che provengono dai russi: il ministro della Difesa Shoigu e altri stanno ora pronunciando false affermazioni sul cosiddetto uso di bombe sporche in Ucraina”, aggiunge Price. “Non abbiamo alcuna indicazione che Mosca si stia preparando a usare armi nucleari. Ma questo tipo di retorica è preoccupante per molte ragioni”. IL CURRICULUM DEL “MACELLAIO” Il tutto mentre il cambio al vertice del comando russo sul campo inizia a dare i suoi frutti in termini di morti e distruzione. E dimostra una tattica coerente in questo senso. “Il “Macellaio di Siria” di Putin può salvare la Russia da un’altra disfatta?”, titola oggi Politico. Il protagonista è il generale russo Sergei Surovikin, che “non è estraneo agli omicidi di massa”: si descrive così l’alto ufficiale, nominato da un paio di settimane comandante del Gruppo congiunto di forze nell’area delle operazioni speciali in Ucraina. “L’ufficiale veterano dalla testa rasata, che ha il fisico di un lottatore”, “ricordato con amarezza nel nord della Siria per aver ridotto in rovina gran parte della città di Aleppo”. Ha 56 anni, generale dell’aviazione, “ha anche supervisionato gli incessanti attacchi su cliniche, ospedali e infrastrutture civili a Idlib, controllata dai ribelli, nel 2019, uno sforzo per infrangere la volontà degli oppositori e inviare rifugiati in fuga in Europa attraverso la vicina Turchia”. Rispetto alle preoccupazioni occidentali, il curriculum del generale non appare rassicurare e potrebbe essere in linea con un’escalation violenta. LE GARANZIE DELL’AIEA A fugare qualsiasi dubbio invece di seconde intenzioni ucraine c’è stato l’incontro tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi. I due hanno parlato dei pericoli per la sicurezza globale derivanti dall’invasione illegale e non provocata dell’Ucraina da parte della Russia. Il Segretario ha anche “accolto con favore l’accordo tra l’AIEA e l’Ucraina di fronte alle false affermazioni della cosiddetta bomba sporca della Russia”, spiega Price. LA BOMBA SPORCA SECONDO I RUSSI Ma cosa intendono i russi per bomba sporca? “La “bomba sporca” è la versione più semplice di un’arma radioattiva” scrive Fontanka.ru. “È costituita da un contenitore con isotopi radioattivi e una carica esplosiva. Quando la carica viene fatta esplodere, il contenitore viene distrutto e la sostanza radioattiva viene spruzzata da un’onda d’urto su una vasta area. E rispetto a una bomba nucleare (“pulita”), provoca una contaminazione a lungo termine dell’area”. Per Mosca questo sarebbe un pretesto. “La presenza di isotopi radioattivi nell’aria sarà registrata dai sensori del Sistema di monitoraggio internazionale in Europa, con la conseguente accusa alla Russia nell’uso di armi nucleari tattiche”, ha affermato il ministero della Difesa da Mosca. Secondo il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ci sono informazioni specifiche sulle istituzioni in Ucraina in grado di realizzare una “bomba sporca”. Tuttavia il fisico nucleare Dmitry Gorchakov dubita che un’arma del genere sarebbe mai utilizzata. “È più una questione psicologica: tutti avranno paura, non serve nemmeno farla esplodere” ha spiegato.