A Pechino aumentano casi Covid proprio durante il XX Congresso del Pcc

Screening e lockdown in base a contestata politica Zero Covid

OTT 20, 2022 -

Roma, 20 ott. (askanews) – Proprio mentre vi si tiene il cruciale XX Congresso del Partito comunista cinese, Pechino è costretta a innalzare di nuovo le misure anti-Covid a causa di un aumento dei casi nelle recenti settimane. Lo riferisce oggi il Guardian. La capitale cinese è una megalopoli da oltre 20 milioni di abitanti. Tuttavia, in ossequio alla strategia “Zero Covid” voluta dal vertice del paese e dello stesso Pcc, bastano pochi casi per far tornare in lockdown interi condomini e aree della città. Ieri sono stati registrati 18 casi di positività ai tamponi, che ha portato il totale degli ultimi 10 giorni a 197 casi. Nel precedente periodo di 10 giorni, i casi registrati erano stati 49. Per questo motivo, le autorità sanitarie della città hanno cominciato a effettuare screening più meticolosi e controlli sulle persone che entrano in supermercati e palestre. Inoltre alcune aree residenziali con casi sospetti sono stati posti in lockdown di tre giorni. Le autorità cinesi hanno ribadito in questi giorni la loro rigida politica Zero Covid, dopo che il presidente Xi Jinping – destinato a essere incoronato per il suo terzo mandato quinquennale come leader al Congresso – ha difeso questa strategia che isola la Cina dal tentativo di molti paesi del mondo di tornare alla normalità, impone a milioni di persone a fare rigidi lockdown anche in presenza di pochissimi casi e crea danni pesanti all’economia. Xi ha detto che l’obiettivo di Zero Covid è “porre le persone e le loro vita al di sopra di ogni altra cosa”. Tuttavia l’opposizione allo Zero Covid comincia timidamente a farsi sentire e a rinfocolarla sono stati due casi tragici. Dapprima l’incidente il mese scorso di un autobus che trasportava persone positive a un centro di quarantena e che ha provocato 27 morti, poi la tragica vicenda questa settimana di una ragazza di 16 anni morta in un centro Covid nonostante i familiari chiedessero disperatamente assistenza sanitaria per la ragazza. L’approccio restrittivo si vede anche a Shanghai, altra megalopoli da quasi 30 milioni di abitanti, che da aprile a maggio ha dobuto sopportare un pesantissimo lockdown. L’amministrazione sta progettando una struttura Covid in un’isoletta vicina al centro della città da 3.250 letti.