Cremlino: dopo i referendum i territori in Donbass saranno Russia

Nel giorno di inizio delle cosiddette consultazioni per l'ingresso

SET 23, 2022 -

Ucraina Milano, 23 set. (askanews) – Una volta approvate le decisioni dei “referendum” nei territori occupati dell’Ucraina, il processo decisionale al Cremlino sarà velocissimo. Lo ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov nel giorno di inizio delle cosiddette consultazioni per l’ingresso in Russia di aree occupate militarmente da Mosca come Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. È prevista “sufficiente sicurezza” – secondo il Cremlino – per lo svolgimento dei referendum in Ucraina, nei territori occupati, e dopo che si saranno tenuti, saranno richieste “decisioni del Parlamento” e del presidente della Federazione russa, nonché la firma dei necessari documenti. “In caso di adesione si applica la costituzione della Federazione russa”, ha detto Peskov secondo Ria Novosti. Il segretario stampa ha affermato anche che i tentativi dell’Ucraina di riprendersi i territori del Donbass dopo il loro ingresso nella Federazione Russa saranno considerati “attacchi” al Paese. Sono anche necessari dei negoziati con Kiev per raggiungere gli obiettivi della Federazione Russa, ma al momento “non ci sono prerequisiti”. Peskov ha affermato inoltre di non sapere dove si trovi Viktor Medvedchuk, che è stato rilasciato a seguito di uno scambio con l’Ucraina. Il portavoce del Cremlino ha definito lo scambio con l’Ucraina il risultato di un lavoro molto difficile.