A novembre forse visite di Scholz e Macron a Pechino

Potrebbero essere le prime di leader europei da tre anni

SET 22, 2022 -

Cina-Europa Roma, 22 set. (askanews) – Novembre potrebbe essere il mese in cui si proverà a riannodare alcuni dei fili della globalizzazione spezzati prima con il Covid poi con la guerra in Ucraina. Secondo quanto scrive il South China Morning Post, in quel mese potrebbero recarsi in visita a Pechino per incontrare il presidente Xi Jinping, separatamente, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron. Il giornale di Hong Kong segnala che sono in corso fitti contatti diplomatici per preparare il terreno alle visite. L’ex ambasciatore cinese in Germania Shi Mingde è andato la scorsa settimana a Berlino per lavorare ai dettagli della visita del capo del governo tedesco, ha detto una fonte al giornale. Invece sul fronte franco-cinese, i diplomatici di Pechino e le loro controparti transalpine hanno avuto una serie di colloqui online, mentre il ministro degli Esteri Wang Yi incontrava la numero uno della diplomazia di Parigi, Catherine Colonna, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni unite a New York lunedì. La scorsa settimana Wang ha anche parlato con il consigliere diplomatico di Macron, Emmanuel Bonne. A luglio la Cina – secondo quanto ha scritto il SCMP – ha invitato Macron, Scholz, ma anche ai leader di Italia e Spagna. In un primo momento Pechino ha definito una “falsa notizia” quella degli inviti, ma poi il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in conferenza stampa ieri, ha affermato di “non avere informazioni da condividere su questo”. Cioè la smentita non è più tale. Parigi e Berlino, dal canto loro, non confermano, spiegando che i viaggi all’estero dei loro leader vengono annunciati con una settimana d’anticipo. Se i viaggi in Cina avranno luogo, saranno i primi di leader europei dopo tre anni di pandemia e tra i primi in assoluto dopo la fine del Congresso del Partito comunista cinese che si terrà il mese prossimo e che assegnerà a Xi un inedito terzo mandato come leader. Potrebbero anche rappresentare un cambio di tendenza rispetto a relazioni che si sono deteriorate tra Europa e Cina, sulla scorta dell’andamento negativo dei rapporti Cina-Usa, delle tensioni attorno a Taiwan, della condanna europea per la repressione nei confronti degli uiguri in Xinjiang e della mancata condanna da parte di Pechino dell’invasione russa dell’Ucraina.